Dieta contro il mal di testa: ecco gli alimenti nocivi
È stato stimato che in un anno tra il 60 e il 90% della popolazione ha avuto un episodio di emicrania: che dipenda dalla cervicale, dallo stress, dall’influenza o da predisposizione genetica, ognuno di noi – chi più frequentemente, chi meno – ha a che fare con il mal di testa: la buona notizia è che, oltre a seguire una terapia specifica, si può combattere la cefalea anche a tavola, eliminando alcuni cibi pericolosi e aggiungendone altri che invece possono aiutarci parecchio.
LEGGI ANCHE: >> Non ti piace la birra? Fa’ attenzione, ecco cosa rischi a non berla
Gli esperti nutrizionisti sono concordi nell’affermare che gli alimenti che favoriscono l’insorgenza del mal di testa sono in primis i cibi pronti e i fritti che causano una digestione più lenta del solito e provocano diversi fastidi tra cui l’emicrania.
A scatenare il mal di testa troviamo anche la tiramina, una molecola molto presente nei formaggi stagionati, ma anche nel pesce conservato, nelle carni lavorate, nelle bevande gassate e in alcuni frutti come i fichi, le fragole o le banane mature (QUI qualche trucchetto di bellezza con le banane).
Dieta contro il mal di testa, i cibi che fanno bene
Per questi cibi che aumentano il mal di testa, ce ne sono tanti altri – però – che lo alleviano: in primis annoveriamo i legumi tra i toccasana contro la cefalea, i cereali come l’orzo o il grano saraceno, e ancora le carote, i peperoni, il radicchio verde, le pesche, le prugne e ovviamente le mele che, tra le tante proprietà benefiche, hanno anche quella di regolare i valori del colesterolo e stimolare la diuresi.
Se il mal di testa deriva dall’insonnia, il consiglio è quello di incrementare l’apporto di vitamina B, dunque largo a cereali integrali, lievito di birra o tuorlo d’uovo; infine fate attenzione ai cibi troppo freddi, soprattutto in estate: se consumati troppo velocemente, si rischia un mal di testa davvero fastidioso.
Foto@Kikapress