Dieta buddista: ecco perché spopola, ma occhio alle controindicazioni

Dagli Stati uniti arriva la dieta buddista, che trae ispirazione come dice il nome stesso, dal regime alimentare dei monaci buddisti. Ecco i pro e i contro di questa dieta ipocalorica.

Dieta buddista: ecco perché sta spopolando, ma occhio alle controindicazioni

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Chi ha provato questa dieta, ha confermato che i risultati si vedono già nel giro di 5/7 giorni, ma ci sono dei pro e dei contro. Si tratta di un regime alimentare che prevede solo 1000 kCal al giorno: niente carne né pesce, ma spazio a tanta verdura frutta e riso. Gli alimenti vanno cotti al vapore e non si usano condimenti.

Tra i principi su cui si basa il pensiero della pratica buddista, c’è quello di non togliere la vita a persone o animali. In questa dieta quindi non sono previste proteine animali (niente carne o pesce né uova); no all’alcol che rischia di offuscare la mente. Sono contemplati invece formaggi e latticini. La dieta buddista, inoltre, prevede il digiuno intermittente.

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Vediamo ora i pro e i contro di questo regime alimentare.

Tra i pro c’è sicuramente il maggior consumo di frutta e verdura e l’effetto depurativo dell’eliminare le proteine animali. Tuttavia si potrebbe verificare una carenza di Vitamina B12, ferro e degli Omega3.

Il fatto che non si possa bere alcolici ha solo dei pro: non assumeremo calorie extra e la nostra mente resterà vigile e reattiva.

Il digiuno intermittente ha dei pro e dei contro: se da una parte favorisce la digestione e attiva il processo che ripulisce e ripara il nostro organismo, dall’altra può essere controindicato se si ha una vita molto attiva.

Come sempre vi suggeriamo di non affidarvi al fai da te e di rivolgervi ad un medico se volete intraprendere una dieta dimagrante.

Crediti foto@Kikapress

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