Uno studio ha messo in relazione i benefici sul cervello rispetto al declino cognitivo, se si vive in alcune zone particolari
Il luogo in cui viviamo, l’ambiente che ci circonda, influenzerebbe il declino cognitivo delle persone specie in quelle di mezza età. Vivere in alcune avrebbe un beneficio sul cervello: essere circondati da zone verdi, giardini e vegetazione, ridurrebbe i casi di depressione tra i responsabili della demenza.
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È quanto emerso da uno studio condotto dal Nurses’ Health Study II e pubblicato su JAMA Network Open. Stando ai risultati della ricerca, chi vive in zone residenziali in cui è presente il verde godrebbe di benefici quali una maggiore capacità cognitiva (maggiore livello di attenzione e una maggiore velocità di elaborazione).
Lo studio condotto da un team di esperti capitanato dalla dott.ssa Marcia Pescador Jimenez, autrice corrispondente, assistente professore di epidemiologia al Boston University School of Public Health, ha esaminato tra il 2014 e il 2016 13.594 donne (età media 61 anni). Sono state valutate età, stato economico e zona di residenza e analizzate la velocità psicomotoria, l’attenzione, l’apprendimento e la memoria di lavoro.
Il risultato dimostra come il vivere in zone in cui il verde è molto presente, abbia benefici sulla velocità e l’attenzione psicomotoria; non ha invece influenza sull’apprendimento o la memoria di lavoro.
“Questo studio è tra i pochi a fornire la prova che lo spazio verde può giovare alla funzione cognitiva. I nostri risultati suggeriscono che lo spazio verde dovrebbe essere studiato come un potenziale approccio a livello di popolazione per migliorare la funzione cognitiva”
dott.ssa Marcia Pescador Jimenez
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