Il caffè, soprattutto in Italia, è uno dei momenti più sacri, tanto che è probabilmente la bevanda più preparata agli ospiti nelle nostre case. Ma proprio per questo, qual è il metodo più sostenibile per prepararlo? In cialda o in capsula?
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Caffè espresso: meglio usare una cialda o una capsula?
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Nelle classiche macchine da caffè casalinghe, le alternative sono essenzialmente due: in cialda o in capsula.
Le capsule sono contenitori rigidi, in plastica o in alluminio, che racchiudono ermeticamente la miscela di caffé già dosate
Le cialde, invece, sono composte in carta alimentare e contengono al loro interno la polvere del caffè.
Quali sono i vantaggi delle une e gli svantaggi delle altre? Quali sono le più sostenibili? Quali impattano meno sull’ambiente?
Quale tipo di pods da caffè scegliere per un impatto più ecosostenibile
Partiamo con il dire che, in generale, le cialde hanno un impatto ambientale decisamente minore. Esse possono essere smaltite molto più facilmente essendo spesso interamente compostabili (un dettaglio, questo, sempre riportato in etichetta).
Al contrario, le capsule vengono generalmente gettate via nella raccolta indifferenziata. Questo avviene perché, per poterle smaltire in maniera ecosostenibile, prima di buttarle via dovrebbero essere scomposte e i loro materiali di produzione suddivisi e poi riciclati separatamente. Un’operazione che non sempre è agevole effettuare, almeno all’interno di un ambiente casalingo.
Appare quindi chiaro come le cialde rappresentino quasi sempre la scelta più ecosostenibile e, probabilmente, anche quella più economica.
Esistono tuttavia delle capsule ricaricabili in acciaio inox utilizzabili con le più comuni macchine del caffè in commercio e presenti nelle nostre case, si trovano sui più famosi store online. La loro durata può essere estesa così tendenzialmente all’infinito, permettendo un minore impatto ambientale rispetto a un prodotto usa e getta.
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