Ricco di vitamine e minerali, il cavolo nero deve essere consumato con moderazione soprattutto in alcuni casi: ecco quali

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Il cavolo nero è un portento in termini di effetti benefici, e per questo merita l’appellativo di superfood. Coltivato in Italia, soprattutto in Toscana, così come in Etiopia e in Portogallo, appartiene alla famiglia delle crucifere o brassicacee. A dispetto del suo nome il colore delle foglie, che costituiscono la parte commestibile del cavolo, non è nero, ma verde scuro con riflessi bluastri.

Il cavolo nero è ricco d’acqua e contiene un numero molto basso di calorie, ecco perché è decisamente indicato per chi è a dieta, eppure ci sono effetti collaterali da tenere bene a mente.

Le proprietà del cavolo nero

Vitamine, minerali, antiossidanti: il cavolo nero è un alimento molto generoso in termini di elementi utili per l’organismo. Le vitamine del gruppo B fanno bene alla pelle e ai capelli oltre ad avere un’azione antistress, e per le donne in gravidanza il cavolo nero è un buon alleato dal momento che contiene folati, indispensabili per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino in grembo.

Si tratta di un alimento fonte anche di vitamine A, C ed E, ottimi antiossidanti necessari per il sistema immunitario e l’apparato cardiocircolatorio.

Tra i minerali meritano menzione il potassio, fondamentale per le funzioni cardiache e per i muscoli volontari e involontari, il calcio che garantisce la salute di ossa e denti, e il magnesio che tra le altre cose migliora anche l’umore.

Il cavolo nero è ricco pure di antiossidanti, come la luteina e la zeaxantina, utili per diminuire il rischio di degenerazione maculare legata all’invecchiamento; kaempferolo, quercetina e isoramnetina, antiossidanti dall’azione antinfiammatoria, e la clorofilla, che ha un’azione azione depurativa, antietà e diuretica.

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Cavolo nero, gli effetti collaterali

Come dicevamo, però, il cavolo nero presenta anche degli effetti collaterali che è opportuno considerare. Essendo ricco di vitamina K, infatti, non è consigliato a coloro che hanno problemi di coagulazione del sangue e assumono farmaci beta-bloccanti. La presenza di potassio può diventare un problema anche per chi ha problemi ai reni.

Questo chiaramente non vuol dire che il cavolo nero non possa essere consumato, ma è importante non superare la dose giornaliera indicata dal proprio medico curante. Si consiglia infine di non mangiarlo crudo poiché sono stati riscontrati effetti collaterali alla ghiandola tiroidea.

Foto: Shutterstock