Prevenzione è la parola d’ordine per poter contrastare e affrontare in tempo l’insorgere di molte malattie come ad esempio l’Alzheimer. La medicina ha fatto passi da gigante in questo settore, con lo sviluppo di farmaci che sono in grado di rallentare il progredire della malattia.
Una diagnosi precoce, può prolungare e migliorare la qualità della vita nei pazienti affetti da demenza. Come sempre il nostro corpo ci invia dei segnali, dei piccoli campanelli d’allarme che possono aiutarci a metterci in guardia.
Per quanto riguarda l’Alzheimer, ci sarebbero segnali ricorrenti che riguardano capelli e pelle. Secondo uno studio pubblicato lo scorso anno sul National Center for Biotechnology Information, alcune lesioni cutanee delle unghie e del cuoio capelluto sarebbero legate ad una predisposizione a questa malattia.
Lo studio ha evidenziato la possibilità che lesioni cutanee quali piaghe, escoriazioni, micosi nelle suddette aree, siano segnali dell’insorgere di demenza. Analizzando i capelli di pazienti affetti da Alzheimer, è stato notato come nel 70% dei campioni presi in esame i capelli erano molto più fragili e quindi predisposti alla rottura, e avevano difficoltà di ricrescita.
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