Anche se non è questo il periodo più indicato per mettersi a dieta, potrebbe capitarvi di non riuscire a ottenere i risultati sperati nonostante gli sforzi fatti e le privazioni che il nutrizionista vi ha imposto: se mangiate sano ma ingrassate lo stesso, la colpa potrebbe essere dell’allergia al nichel.
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Allergia al nichel: i sintomi a cui prestare attenzione
Si chiama in gergo SNAS, ovvero Sindrome Sistematica da Allergia al Nichel e i sintomi più comuni si traducono in prurito, dermatite, gonfiore, rossore o bruciore. Tra le conseguenze meno conosciute, però, si annovera anche l’aumento di peso a causa di alimenti sani e buoni che però contengono alti livelli di questo metallo duro che il corpo non smaltisce.
Non sono pochi i cibi da evitare in caso di allergia al nichel, che viene riconosciuta soltanto tramite test allergico che prevede l’applicazione di un patch per 3 giorni al termine dei quali il medico analizzerà le reazioni cutanee determinando la gravità dell’allergia.
Allergia al nichel, i cibi da evitare: ecco la lunga lista
Gli alimenti più ricchi di nichel sono certamente i pomodori, gli spinaci, il mais, la maggior parte dei legumi e ancora molti insaccati, i crostacei, il cacao, il cioccolato, il tè, la birra e la coca cola. Anche le spezie come noce moscata, curry o cannella hanno un piccolo quantitativo di nichel, così come l’olio di semi e quello di girasole.
Ricordiamo infine che chi è allergico al nichel deve far attenzione anche alle pentole e alle padelle, che devono essere nichel free.
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