Scopri quali sono i dolci pasquali meno calorici e impara a gestire le tentazioni: dalla pastiera alla colomba e al cioccolato
Durante il periodo pasquale, ci prepariamo per gustare deliziosi piatti e dolci tradizionali in compagnia dei nostri cari. Tuttavia, la tentazione di esagerare con queste prelibatezze può mettere a rischio la nostra linea. Per questo, è importante conoscere l’apporto calorico dei dolci pasquali per fare scelte consapevoli.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il dolce pasquale meno calorico non è l’uovo di cioccolato, bensì la pastiera napoletana, con circa 385 calorie per 100 grammi, seguita dalla colomba con 393 calorie e dal cioccolato con 500 calorie per la stessa quantità.
Oltre alle calorie, è essenziale prestare attenzione alle porzioni per evitare eccessi che potrebbero compromettere gli sforzi dietetici. Inoltre, consumare eccessivi dolci pasquali può avere effetti negativi sulla salute, causando instabilità dell’umore e problemi digestivi, soprattutto per la presenza di zuccheri e latticini in grandi quantità.
Pertanto, è importante moderare il consumo di dolci durante le festività pasquali per mantenere un equilibrio nella dieta e nella salute generale.
Dolci di Pasqua, come scegliere tra uovo, pastiera e colomba?
Mancano pochi giorni alla Pasqua che con se porterà il tradizionale pranzo accompagnato da succulenti dolci. La prova costume però si avvicina e allora tra pastiera, colomba e uovo di cioccolato quale possiamo mangiare per non vanificare del tutto i nostri sforzi?
A dipanare il dilemma su quale dolce sia meno calorico ci ha pensato il dott. Giancarlo Sandri, dietologo della piattaforma online dedicata ai medici specialistici Top Doctors. Cominciamo con il dire che nessuno di questi dolci è dannoso ma come sempre dipende dalle quantità di porzioni. Da un punto di vista nutrizionale la più completa è la pastiera dove troviamo zuccheri complessi, grassi, proteine e fibre.
“Ovviamente vanno preferite quelle artigianali – sottolinea Sandri – Il cioccolato, d’altro canto, specialmente se fondente, ha ben note caratteristiche che ne fanno un alimento cosiddetto “nervino”, come il caffè o il tè. Un eccesso può provocare irrequietezza ed insonnia, ma una modesta quantità ha invece effetti positivi sul tono dell’umore. Ma non bisogna demonizzare nemmeno la colomba, che rimane un vanto della pasticceria artigianale del nord del nostro Paese”.
Insomma, a Pasqua concedetevi un dolce momento, l’importante come sempre è non esagerare nelle quantità!
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