“Un chirurgo che lavora in una struttura pubblica del nord d’Italia, insieme a due suoi colleghi e ad un dirigente dell’azienda sanitaria, aveva ricevuto una richiesta di rimborso di circa 250 mila euro per un presunto episodio di malpractice. Il medico si è rivolto ai consulenti di Consulcesi & Partners che hanno immediatamente intuito che la richiesta di rivalsa da parte dell’azienda era erronea perché carente di una preventiva attività istruttoria, senza una richiesta di spiegazione ai diretti interessati e senza attendere l’esito della Consulenza tecnica d’ufficio disposta dal magistrato. Da questo i nostri legali, guidati dall’avvocato Andrea Gangemi, hanno elaborato e attuato una strategia che ha accompagnato il chirurgo per tutto l’iter processuale, conclusosi con una lampante vittoria e con una sonora condanna della controparte alle spese legali”. Introduce così il terzo webinar dal titolo “Questioni pratiche in tema di responsabilità erariale del sanitario” l’amministratore delegato di C&P, Simona Gori .
Questo è un caso che evidenzia come molto spesso – spiega Consulcesi in una nota – le azioni per danno erariale siano del tutto infondate, eppure non sempre ci si riesce a difendere adeguatamente. Per questo risulta importante rivolgersi a dei professionisti per una assistenza legale fin dal primo preavviso perché – come spiega l’avvocato Andrea Gangemi – “questi casi sono piuttosto frequenti ed è bene affrontarli con professionalità e rigore”.
Gangemi, partendo dall’articolo 9 della Legge Gelli, spiega come la facoltà dell’azienda di transigere la controversia con il paziente non può prescindere dal coinvolgimento del medico interessato nella transazione. Tuttavia, il legale di Consulcesi sottolinea come nonostante la chiarezza normativa spesso il percorso processuale sia complesso.
“È bene, nel momento in cui si riceve un preavviso di rivalsa, attivarsi sin da subito con la propria compagnia assicurativa a fini cautelativi ed assumere immediatamente delle contromosse legali attraverso l’aiuto di un professionista. Molto spesso, infatti, l’azienda procede con poche indagini e poche valutazioni, senza conoscere nel dettaglio la realtà dei fatti – spiega Gangemi – mentre è bene che il professionista sanitario sia messo nelle migliori condizioni di illustrare sin da principio la propria posizione”.
Far valere i propri diritti difensivi – prosegue la nota – è fondamentale anche nel giudizio contabile, pretendendo di essere ascoltati anche dal Pubblico ministero prima dell’apertura del processo davanti alla Corte dei Conti. Infatti, come sottolinea l’avvocato Gangemi, “spesso le memorie, lo scritto e i documenti allegati non sono sufficienti a spiegare nel dettaglio ed in modo corretto i fatti. È bene, dunque, comparire di fronte al Pm per esprimere in modo diretto la propria versione che, ovviamente, deve essere in linea con la strategia difensiva concordata e attuata con il proprio legale”.
Come emerso dal webinar, affidarsi subito ad un avvocato specializzato su queste tematiche è estremamente importante per far valere le proprie ragioni ed evitare di venir condannati a rimborsare pretestuose richieste economico inviate dalle Aziende sanitarie. Consulcesi & Partners – conclude la nota – è sempre a disposizione di tutti gli operatori sanitari per assisterli in qualsiasi disputa per danno erariale, rispondendo gratuitamente a qualsiasi richiesta di consulenza sul tema sia attraverso i canali social che al numero verde 800.122.777