Dalla telemedicina come supporto necessario per ridurre il carico di lavoro degli ospedali, al ruolo di questi come riferimento per il trattamento dell’acuto, fino agli investimenti nella sanità digitale, intesa come fonte di dati per migliorare l’appropriatezza terapeutica e la risposta ai bisogni dei pazienti, e in generale come perno del nuovo sistema: sono le voci principali del decalogo che le associazioni pazienti e le società scientifiche coinvolte da Johnson&Johnson Medical Italia nella campagna di sensibilizzazione ‘La mia salute non può aspettare’, hanno stilato per tracciare le linee guida del sistema sanitario nel post-Covid e favorire la ripresa delle cure.
“La pandemia ha messo in luce l’urgenza di ridefinire il concetto di cura attorno alle esigenze dei pazienti e la necessità di ottimizzare le risorse del sistema sanitario per migliorare gli standard di cura – ha spiegato Silvia De Dominicis, amministratore delegato di J&J Medical Italia – Insieme abbiamo riflettuto sulla sanità digitale come opportunità per immaginare nuovi luoghi di cura, anche virtuali, e come punto di partenza per fare leva sui dati e sull’intelligenza artificiale per assicurare appropriatezza terapeutica e equità di trattamento”.
Tra gli obiettivi a medio termine, il decalogo include anche il “rafforzamento della rete, sia di tipo virtuale sia sul territorio, per gestire la cronicità, oltre che la parte diagnostica e di follow-up”.