La Commissione Igiene e Sanità del Senato intende continuare ad approfondire il problema delle cure mancate per i pazienti non Covid-19 nel 2020 e 2021, il livello di attuazione delle misure emergenziali per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale e per il recupero delle liste di attesa, congiuntamente al grado di utilizzo delle relative risorse stanziate per le Regioni. Per questo nei prossimi giorni sarà audita Salutequità, Associazione per la valutazione della qualità delle politiche per la Salute, nell’ambito dell’affare assegnato sulla medicina territoriale. E’ quanto deciso nel colloquio tra la presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Annamaria Parente e il presidente di Salutequità, Tonino Aceti.
“Siamo lieti che il Senato abbia riconosciuto e si faccia carico attivo del problema che la nostra Associazione ha sollevato fin dall’anno scorso e ci mettiamo a disposizione per fornire tutti i dati e le valutazioni che servono”, ha detto Aceti. Quello delle cure mancate durante la pandemia e da recuperare è un vero tsunami per il servizio sanitario nazionale: oltre un milione e 300mila ricoveri saltati, di cui più di 500mila urgenti. Radioterapia, chemioterapia, ricoveri per il tumore alla mammella, ai polmoni, al pancreas, impianto defibrillatori e pacemaker, interventi cardiochirurgici maggiori: il calo nel 2020 è tra il 10 e il 30% a seconda della prestazione. E anche i trapianti hanno fatto marcia indietro: -8 per cento. E poi – continua Aceti – 144,5 milioni di prestazioni specialistiche ambulatoriali in meno, 90 milioni di prestazioni di laboratorio sempre in meno, così come 8 milioni di prestazioni di riabilitazione e 20 milioni di diagnostica”.
“Per questo abbiamo apprezzato l’attenzione al problema mostrato dalla presidente Parente, che ringraziamo – ha concluso Aceti”