(Adnkronos) –
Via libera di Israele alla quarta dose di vaccino anti-Covid per tutta la popolazione over 18. “Ben venga chi fa da apripista, e gli israeliani lo stanno facendo ormai da tanto tempo – dice all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova – Vedremo. Se i dati saranno buoni, io, come ho detto dal primo giorno, non ci troverò nulla di male se mi diranno che dovrò vaccinarmi due volte all’anno”.
“Vediamo un attimo. I dati iniziali di Israele sulla quarta dose – ricorda l’esperto – non mi sembravano così favorevoli, nel senso che sembrava addirittura non migliorare” la risposta immunitaria. Ma, ribadisce l’infettivologo, “io sono sempre aperto a tutto ciò che poi il mondo scientifico ci dirà se serve. Io credo che al momento sia più urgente completare” la vaccinazione “per chi non ha ancora fatto la terza dose. Perché è vero che siamo al 50%” di dosi booster, “ma dobbiamo arrivare all’87%, il che significa che manca un 37% di terze dosi. Quindi, completiamo con la terza dose e poi valutiamo se una quarta è il caso di farla a tutti – precisa Bassetti – oppure unicamente alle persone più fragili e più anziane”.
Quali che siano le indicazioni, l’infettivologo esclude danni che potrebbero derivare da vaccinazioni ravvicinate. “Sul fatto di creare dei problemi al sistema immunitario – osserva – mi pare che ci sia una fuga in avanti. Dire che possa non servire” fare la quarta dose “è un altro discorso. Io personalmente – chiarisce il medico – non credo che possa determinare il blocco immunologico”. E “chi lo dice fa l’interesse dei no vax in questo momento, perché ovviamente hanno già iniziato a dire ‘vedete, se fai la quarta dose ti si blocca il sistema immunitario’. Cerchiamo di avere sempre un po’ di cautela nelle nostre espressioni – ammonisce Bassetti – perché la gente poi le usa un po’ come vuole. Io lascio la porta aperta alla scienza, vedendo i dati e senza chiuderla come vuole fare sempre qualcuno. Cerchiamo – è l’invito – di essere meno assolutisti possibile”.
Poi, sul Quirinale, Bassetti commenta con un “meno male” l’assenza di virologi tra i nomi usciti dal primo scrutinio del voto per il Colle. “In questo momento noi serviamo per gestire la pandemia – osserva – quindi è giusto che nessuno voti per i virologi che devono gestire questa fase e portarci fuori definitivamente”.
Quanto al successore di Sergio Mattarella, “preferisco non esprimere preferenze – dice Bassetti – tanto chiunque sarà, sarà il presidente di tutti. Quello che mi auguro – aggiunge però il medico – è che ci sia col nuovo presidente e, poi vedremo cosa sarà con il nuovo governo, uno slancio diverso nella gestione di questa fase endemica” della pandemia, “che cambi rispetto a quello che è avvenuto fino ad oggi. Speriamo – conclude – che serva anche ad avere un cambio di visione su come gestire il Covid, perché il 2022 non è uguale al 2020 e al 2021”.