I colleghi presenti in sala operatoria nell’ospedale di Cittiglio (Varese) lo avrebbero sentito pronunciare insulti omofobi verso un paziente sotto anestesia per un intervento. E’ la vicenda segnalata in un esposto che, a quanto si apprende, avrebbe portato alla sospensione di un primario dell’Asst Sette Laghi. A confermare all’Adnkronos Salute l’esposto è Cittadinanzattiva di Varese.
L’episodio risalirebbe a fine marzo. “Non è giusto che in questo periodo di emergenza io debba perdere tempo per operare questi froci”, sarebbe una delle frasi pronunciate ad alta voce dall’uomo, secondo quanto si legge nell’esposto inviato ai vertici dell’Asst, all’Ordine dei medici di Varese, al Tribunale per i diritti del malato. Durante l’intervento, secondo quanto ricostruito nella segnalazione, e come viene riportato anche in un servizio del Tgr, il primario “cominciava a innervosirsi senza motivo apparente, nonostante il paziente reggesse bene l’anestesia generale e non si evidenziassero particolari difficoltà tecniche, tanto da cominciare in modo gratuito e senza motivo a insultare il paziente che in quel momento era in anestesia profonda”. I presenti, prosegue l’autore dell’esposto, “rimanevano stupefatti, attoniti, da tanta violenza verbale”. La cosa va avanti e un dottore interviene per chiedere al primario se avesse qualche problema con gli omosessuali. La reazione è ugualmente violenta: “Sì, ho dei problemi. Chi sei tu? Mi stai innervosendo, esci immediatamente dalla sala”. Il caso è ora all’attenzione anche dell’Ordine dei medici di Varese, mentre dalla Asst Sette Laghi dichiarano di non voler rilasciare commenti in merito.