“L’influenza quest’anno girerà meno rispetto allo scorso anno. Questo perché le stesse precauzioni che stiamo usando per il coronavirus sono utili anche ad evitare la normale influenza. Quindi circolerà meno”. Lo ha detto il viceministro ala Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto questa mattina ad ‘Agorà Estate’ su Rai3.
“Alcune Regioni hanno predisposto l’obbigtorietà per le popolazioni a rischio – ha sottolineato Sileri – Mi sembra una buona idea, ma per queste popolazioni. Credo dovremmo investire molto di più su un utilizzo ‘spregiudicato’ dei tamponi. Significa aumentarne il numero in modo che, quando ci saranno le sindromi influenzali e parainfluenzali, dovremmo avere una potenza diagnostica maggiore. E non mi riferisco ad oggi, ma ai mesi di ottobre novembre, quando cominceremo ad avere migliaia di casi positivi di influenza ogni settimana fino ad arrivare al picco che, solitamente, è a cavallo tra gennaio e febbraio”.
Il piano per una vasta campagna di tamponi messo a punto dal virologo Andrea Crisanti “mi è arrivato alla fine della scorsa settimana, l’ho letto sabato e oggi l’ho girato al Comitato tecnico scientifico”, ha spiegato il viceministro alla Salute in riferimento alla genesi del progetto proposto dal direttore di Microbiologia dell’università di Padova. Crisanti aveva inviato il piano, spiega Sileri, “a Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento del Governo. Avevo sentito in seguito D’Incà e, successivamente, mi ha chiamato Crisanti. Gli ho chiesto di inviarmi il documento che è arrivato alla fine della settimana scorsa”.
Scuola – Per un’eventuale caso di positività a Covid-19 a scuola, “la quarantena è una possibilità. Ma più efficace per un ritorno precoce a scuola è un tampone a tutta la classe”. “Se un alunno ha la febbre – ha precisato Sileri – va fatto il tampone. E se è positivo, andrà fatto lo screening sulla classe. E questo vale per il personale scolastico e per chi è in classe a stretto contatto con lo studenti “. Per quanto riguarda gli insegnanti con fragilità e la possibilità di lavorare da casa, “è possibile – ha sottolineato il viceministro – era già stato stabilito per la tutela dei lavoratori fragili. Tutto è affidato al medico competente della Asl”. Sileri ha ricordato infine di essere contrario alla mascherina tra i 6 e i 10 anni: “Credo che sotto questa età sarà molto difficile farla usare. Ma credo anche che basti spiegare ai bambini che esiste questo virus senza impaurirli. Possiamo minimizzare il rischio, non portarlo a zero”.