“Da diversi giorni il flusso di accessi Covid al Pronto soccorso del Gemelli è stabile, ma dobbiamo anche dire che le scuole sono chiuse e come abbiamo visto nel Regno Unito, dove hanno già riaperto, ci aspettiamo che i contagi possano aumentare. Quello che ci fa essere ottimisti è l’alta percentuale di vaccinazioni del Lazio. Infatti oltre il 90% dei ricoveri Covid è non vaccinato, e ci sono anche super anziani che hanno quadri di forte instabilità”. A fare il punto per l’Adnkronos Salute è Francesco Franceschi, responsabile del Pronto soccorso del Policlinico universitario Gemelli di Roma. “Abbiamo assistito a diversi convinti no vax che, una volta toccato con mano il Covid. sono tornati indietro su certe posizioni”, sottolinea il medico.
La situazione degli accessi al Dipartimento di emergenza del Gemelli “non è ancora tornata ai livelli pre-pandemia. Siamo intorno al 70-80% degli accessi, ma c’è un incremento dei codici con alta priorità e meno codici verdi e bianchi”, precisa.
“Stiamo vendendo tantissimi pazienti oncologici, anziani con demenze e Alzheimer – prosegue Franceschi – conseguenza delle mancate visite e follow-up per il Covid. Sono persone gravemente scompensate che dal Pronto soccorso vengono ricoverate in reparto, ma su questi casi è la medicina del territorio che deve lavorare e intercettarli, provare a recuperare i controlli evitando il riacutizzarsi di determinate patologie”.
La pandemia ha però fatto capire anche l’importante della telemedicina. “Una delle cose che abbiamo sperimentato nel Pronto soccorso è stata proprio la telemedicina – racconta Franceschi – A molti pazienti che potevano essere curati a casa abbiamo dato un saturimetro e sono stati monitorati da una centrale di continuità gestita dai nostri pneumologi”.
Secondo il medico del Gemelli “questo è una aspetto positivo dell’emergenza Covid, che ha aperto ha nuove modalità di prestazioni che possono davvero fare la differenza: si occupano meno spazi e quindi non ci sono assembramenti, il paziente non deve spostarsi e ne risente positivamente il traffico locale. Speriamo davvero che si continui su questa linea”.
Come vede l’autunno alle porte? “Ci saranno due pandemie”, prospetta Franceschi: “Una riguarderà i non vaccinati e l’altra i vaccinati. Sicuramente quella che ci spaventa è la prima, perché i secondi sono comunque protetti e non svilupperanno una patologia grave”.