Con l’epidemia di coronavirus, “stiamo vivendo la più grande crisi dopo la seconda guerra mondiale. Non è tempo di minimizzare, ma di fare il nostro dovere e anche qualcosa in più. La situazione degli ospedali è difficile. Il personale stremato e i posti letto insufficienti. Per questi motivi, si rischia di bloccare tutto il Paese, con le conseguenze che conosciamo tutti. Ora più che mai, non è tempo di polemiche ma di responsabilità e collaborazione”. Lo scrive su Facebook l’immunologa dell’Università di Padova, Antonella Viola.
“Per i medici di famiglia e i pediatri: tenete sempre acceso il telefono – avverte Viola – So benissimo quanto sia pesante il vostro carico di lavoro, ma adesso è richiesto uno sforzo in più. Serve che siate voi il filtro, sempre attivo, tra i pazienti e gli ospedali. Le persone non devono andare al pronto soccorso se non è necessario e siete proprio voi a poter fare la differenza in questo senso. Per tutti gli altri cittadini l’appello è di mantenere la calma – ricorda – Su 95 persone che si contagiano, solo 5 hanno bisogno dell’ospedale. Se anche avete la febbre o dolori muscolari, restate tranquilli a casa, in contatto col medico. Non andate in pronto soccorso a meno di una reale necessità”.
“Per evitare un lungo periodo di restrizioni, dobbiamo fare la nostra parte – prosegue l’immunologa – Cerchiamo di non incontrare persone al di fuori del nucleo familiare o del lavoro. Al lavoro, sempre distanza e mascherina. A casa mascherina se riceviamo ospiti (cosa che va comunque evitata e limitata all’essenziale). Per chi è in zona gialla, va bene il bar o il ristorante ma solo con i conviventi o il proprio partner. Mai con gli amici”. Infine, per le aziende “lavoro da casa per tutti i ruoli che lo permettono. Per i proprietari di bar e ristoranti: applicate le regole! Vedo ancora tavoli troppo vicini e pieni di persone. Questo è intollerabile”, conclude Viola.