Terza ondata? “Intanto non è finita la seconda. Preoccupiamoci di questo. Il virus ancora gira tanto. Serve molta attenzione. Il pericolo che il coronavirus prenda di nuovo il sopravvento è concreto. Dobbiamo evitare di sottovalutarlo e non ripetere gli errori di questa estate. Errori che non vanno addossati ai cittadini perché, con il calo dei contagi, sono stati molti a rassicurarli sulla fine dell’emergenza”. Lo spiega all’Adnkronos Salute, Stefano Vella, infettivologo, docente di Salute Globale all’università Cattolica di Roma.
“Non ne siamo fuori per niente – continua – i numeri sono, comunque, ancora alti. Dobbiamo evitare peggioramenti attraverso i comportamenti che conosciamo. Se ciò non avverrà i numeri cresceranno ancora perché il virus circola: se si chiamerà terza ondata o coda della seconda poco cambia”. Vella invita a “guardare alla storia delle grandi epidemie. Purtroppo ci sono sempre state due o tre ondate. E quello che accade nel mondo lo conferma. In altri Paesi, come in Giappone, ad esempio, si sta già affrontando la terza ondata”.