“La curva dei casi di Covid-19 è abbastanza stabile e sembra tendere a un lieve calo. Solo che, come nella prima ondata, la discesa non è veloce”. Lo afferma all’Adnkronos Salute Carlo Signorelli, docente di Igiene e Sanità pubblica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commentando i 36.176 i nuovi casi da coronavirus in Italia su 250.186 tamponi nelle ultime 24 ore.
Da ieri, si sono registrati 653 morti, e sono 3.712 i ricoverati in terapia intensiva, con un incremento minore rispetto ai giorni precedenti (+42). “Abbiamo ancora tanti casi, e proprio questi numeri – aggiunge Signorelli – indicano l’impegno e la pressione sulle strutture ospedaliere. Dobbiamo infatti considerare che la degenza media è di due settimane e questo in alcune Regioni sta mettendo in difficoltà” gli ospedali. Una difficoltà che si può prevedere “ancora per una settimana-10 giorni”. E se il dato dei decessi è ancora impressionante, “bisogna dire che il primo elemento a risentire delle misure adottate è quello dei nuovi casi, poi si registra la frenata dei ricoveri e l’ultimo dato” a piegarsi è “quello dei decessi”. Dunque ora arrivano i primi segnali che “le misure stanno funzionando”, conclude Signorelli.
Coronavirus Lombardia, “trend in calo in Regione, misure efficaci”