“La pandemia è stata un periodo terribile, ma certamente per le donne in gravidanza è stato un momento molto difficile perché, soprattutto nella fase iniziale, c’era molto timore ad accedere negli ospedali e nelle strutture per paura del contagio o comunque di non essere protette. Sin da subito in tutti i punti nascita ci siamo attivati per predisporre dei percorsi diversi, per le donne che non avevano l’infezione e per le donne che, invece, avevano l’infezione o c’era un sospetto di positività al Covid. Nel corso dei mesi la situazione è decisamente migliorata con i tamponi. Il nostro problema è stato soprattutto dover rassicurare le donne, invitandole a sottoporsi a controlli e visite che non potevano e non possono essere rimandati”. Lo afferma all’Adnkronos Salute Elsa Viora, presidente dell’Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri, che con altre cinque presidenti donne delle società medico scientifiche affiliate alla Fism (Federazione italiana società medico-scientifiche) ieri mattina è stata ricevuta a Palazzo Giustiniani dalla presidente del Senato Casellati, a pochi giorni dalla Giornata nazionale per la salute della onna, per discutere della situazione delle donne-medico italiane e delle loro difficoltà acuite dall’emergenza pandemica.
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La telemedicina in ostetricia e ginecologia è ancora poco utilizzata, ma per stare vicino alle “nostre pazienti abbiamo usato il contatto telefonico con l’ambulatorio dell’ospedale, con i consultori familiari. Poche strutture sanitarie sono ancora organizzate con la telemedicina che comunque può rappresentare una alternativa alla visita di persona”.
Ma se prima il timore era il virus, oggi per le donne in gravidanza la principale preoccupazione è la vaccinazione. “Il timore verso le vaccinazioni in questo momento è molto diffuso, ma in particolare per le donne in gravidanza – conferma Viora – e per le donne che allattano. Noi come società scientifica abbiamo fatto un documento volto a rassicurare le donne in gravidanza e che allattano, affinché si sottopongano alla vaccinazione senza esitazione. Il vaccino non è dannoso, anzi ha un effetto protettivo verso il neonato e verso la salute della donna in gravidanza. Recenti studi ci dicono che la gravidanza rappresenta un fattore di rischio e complicanza per la donna in questa fase della vita”.