“Noi dobbiamo ridurre la pressione in un piccolo spazio, in un orario di 2 ore del trasporto pubblico locale. Nell’ora di punta c’è un grande affollamento nelle metropolitane e sui bus. Quindi dobbiamo cercare di ridurre questo affollamento e le ipotesi sono che o riduciamo la gente che va al lavoro o riduciamo la gente che va a scuola”. Così il governatore della Lombardia, Attilio Fontana a Sky Tg24 interviene sulle divergenze con il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sull’ordinanza che prevede la didattica a distanza per contenere i contagi da Covid-19.
“Se impennata continua possibile lockdown”
“Io – spiega – sono sempre stato a favore della scuola in presenza e contrario alla scuola a distanza, ma in una situazione di necessità bisogna fare delle scelte anche dolorose. Oltretutto il provvedimento è temporaneo, abbiamo 13-14 giorni di tempo durante i quali cercare di studiare una modalità di diluizione dell’orario di ingresso degli studenti con l’organizzazione del trasporto pubblico locale che potremmo utilizzare per evitare la didattica a distanza. E’ da giugno che stiamo chiedendo un’intervento al Governo, sia economico sia in merito alla diluizione degli orari e non abbiamo avuto risposte. Abbiamo 2 settimane speriamo che il Governo ci senta”.
Quanto al fatto che il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, non fosse stato informato delle intenzioni della Regione, Fontana dice che “forse si è trattato di un misunderstanding da parte loro. Questa cosa è stata esplicitata il lunedì e poi c’è stato soltanto un diverso modo di esprimere la stessa cosa in burocratese, ma le due espressioni diventano esattamente la stessa cosa. Oggi con Sala ci dobbiamo incontrare. E’ fuori di dubbio che di fronte al peggioramento dei numeri qualcosa si debba fare”.