Gli ospedali italiani “sono ormai vicini al collasso a causa di due fattori concomitanti: carenza di personale sanitario e mancanza dei posti letto, a fronte dell’abnorme afflusso di malati per la rapida e vertiginosa diffusione dell’infezione virale”. Lo segnalano in una lettera aperta le società scientifiche degli internisti, Fadoi e Simi, dei geriatri, Sigg e Sigot, e l’associazione degli infermieri di Medicina interna, Animo, denunciando la “drammatica situazione ospedaliera” dovuta alla pandemia da Covid-19.
“E’ corretto e logico monitorare la crescente saturazione dei posti letto nelle terapie intensive – scrivono i presidenti delle società – ma in tante regioni i tassi di occupazione dei reparti di Area medica sono ormai superiori al 100%, considerando anche la presenza dei malati non Covid che continuiamo ad assistere, ma le cui possibilità di accesso agli ospedali si stanno riducendo. Una conseguenza probabile, se non certa – avvertono – sarà l’incapacità di garantire gli standard qualitativi per le cure a tutti i malati cronici e ai malati acuti non Covid, oltre a ulteriori criticità e ritardi nel campo della prevenzione”.
“La situazione sanitaria è drammatica – ripetono gli specialisti – e noi medici e infermieri di Area medica, sia nei nostri reparti sia in altri reparti ultra-specialistici rapidamente riconvertiti in Unità Covid, ci prendiamo cura di oltre il 70% dei malati Covid ricoverati in ospedale, garantendo tutte le cure, compresa l’ossigenoterapia e la ventilazione non invasiva, cercando di strappare il paziente all’intubazione o alla morte”. Per questo “sentiamo il dovere di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla reale situazione che viviamo ogni giorno negli ospedali”.
“Siamo ora passati dalla discussione pubblica, oziosa e inutile sulle caratteristiche del virus – proseguono – a una analisi continua dei dati che indirizza l’opinione pubblica verso fallaci rassicurazioni, portando a sottostimare il reale grado di saturazione dei posti letto che va ben oltre il 30 o 40% che viene usualmente comunicato. Infatti la realtà non è quella rappresentata e tutti noi viviamo ogni giorno grandi difficoltà ad accogliere, curare e trasferire i tanti malati che giungono ai pronto soccorso in numero superiore alla capacità ricettiva delle nostre strutture”.
“Non è di aiuto per nessuno sottovalutare, sminuire, fingere che la situazione sia quasi normale o che a breve si possa normalizzare – ammoniscono i vertici delle sigle firmatarie – Pertanto chiediamo un maggiore impegno verso la diffusione di una informazione che accresca la consapevolezza dei cittadini sulla realtà che stiamo vivendo. Come società scientifiche dell’Area medica, pensiamo che serva una posizione chiara e univoca di fronte alla circolazione di notizie contraddittorie che rischiano soltanto di alimentare dissensi, confusione e malumore nella popolazione”.
“Facciamo appello alle altre società scientifiche per condividere queste nostre preoccupazioni, e alle Istituzioni per aiutarci ad affrontare in tutto il Paese la gravissima emergenza sanitaria, sostenendo il lavoro di tutti gli operatori del servizio sanitario”, concludono i firmatari della lettera aperta: i presidenti di Fadoi Dario Manfellotto, di Simi Antonello Pietrangelo, di Sigg Raffaele Antonelli Incalzi, di Sigot Alberto Pilotto, di Animo Gabriella Bordin.