Mascherine sì, ma che fine ha fatto la mania dei mesi scorsi per i gel igienizzanti? Uno studio giapponese mette in luce ancora una volta l’importanza del lavaggio delle mani contro Covid-19. “Abbiamo valutato la stabilità del virus Sars-Cov-2 e dell’influenza A, miscelato con terreno di coltura o muco delle vie respiratorie superiori, sulle superfici della pelle umana e l’efficacia della disinfezione contro Sars-Cov-2 e Iav”, spiegano i ricercatori della Kyoto Prefectural University of Medicine su ‘Clinical Infectious Diseases’. Risultato? Il nuovo coronavirus resiste sulle mani per circa 9 ore, contro circa 2 ore del virus dell’influenza.
“Questo sottolinea come sia importante prestare attenzione a un regolare e attento lavaggio delle mani”, commenta all’Adnkronos Salute Roberto Cauda, ordinario di Malattie infettive all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma. Non solo. Nello studio Sars-Cov-2 e il virus dell’influenza A sono stati inattivati più rapidamente sulla pelle che su altre superfici (acciaio inossidabile, vetro o plastica). Inoltre, sia il nuovo coronavirus che il virus influenzale sulla pelle umana sono stati “completamente inattivati entro 15 secondi dal trattamento con il gel a base di etanolo”. Ecco perché questo lavoro evidenzia il fatto che “una corretta e regolare igiene delle mani è importante per prevenire la diffusione del virus pandemico”, conclude Cauda.
di Margherita Lopes