(Adnkronos) – Basta obbligo di mascherina nelle residenze per anziani. E basta divieti che impediscono ai familiari di incontrare i propri cari in camera, faccia a faccia senza nessuno intorno, quasi fossero “appestati” da relegare all’esterno o negli ambienti comuni. Dario Francolino, presidente del comitato Orsan-Open Rsa Now nato nei mesi più drammatici della pandemia di Covid, si rivolge così al nuovo ministro della Salute, Orazio Schillaci, e alla neo presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. A loro lancia un appello in vista della scadenza dell’ordinanza che impone il dispositivo di protezione individuale in ospedali, altre strutture sanitarie e Rsa. “Dopo il 31 ottobre non vogliamo che venga rinnovata”, dichiara Francolino all’Adnkronos Salute.
“Orsan chiede che dal primo novembre cadano tutti i divieti e le restrizioni ancora oggi anacronisticamente presenti nelle Rsa”, spiega il fondatore del movimento, mamma ricoverata in una struttura brianzola. “E’ inaccettabile – protesta – che con ospiti che hanno ormai ricevuto la quinta dose di vaccino, e con una situazione tornata alla normalità” praticamente ovunque, “esistano ancora angherie che non ci consentono di consumare i pasti, di mangiare un gelato o di bere un caffè in struttura con i nostri cari. Voglio autodenunciarmi: oggi lo facciamo di nascosto – confessa Francolino – dietro alle pareti, dietro agli alberi. Abbassiamo le mascherine quel tanto che basta per far gustare ai nostri genitori una spremuta d’arancia o una caramella”, racconta.
Ora però “basta: vogliamo rientrare nelle loro stanze – incalza – E’ da marzo 2020 che non abbiamo un momento di privacy, che non sappiamo cos’hanno i nostri anziani negli armadi. Siamo considerati come appestati che possono stare solo fuori o negli androni, è ora di finirla. Lo chiediamo al nuovo ministro della Salute e alla premier: occupatevi dei nostri nonni, delle persone disabili e fate in fretta, perché loro – precisa il presidente di Orsan – non hanno tempo per vivere da sequestrati”.