(Adnkronos) – “L’Italian resuscitation council (Irc), il Gruppo italiano per la rianimazione cardiopolmonare, è formato da medici di diverse discipline (anestesisti, cardiologi, medici d’urgenza), infermieri e tecnici attivamente impegnati nel settore della rianimazione cardiopolmonare intra ed extra ospedaliera. Dal 1994 organizziamo corsi aperti a tutti: di fronte ad una persona con un arresto cardiaco non conta essere solo bravi ma occorre lavorare in gruppo, come in un’orchestra che conosce lo stesso spartito”.  

Così Andrea Scapigliati, professore aggregato dell’Istituto di Anestesia e Rianimazione dell’Università Cattolica di Roma e dirigente medico dell’Unità Operativa di Cardioanestesia e Terapia Intensiva Cardiochirurgica del Policlinico Gemelli, nonché vicepresidente di Irc. “I nostri corsi, durante i quali fondamentalmente usiamo tecniche di simulazione con dei manichini, possono essere seguiti da tutti – ancora Scapigliati – perché l’arresto cardiaco prevede che chiunque possa essere coinvolto, non solo i sanitari ma anche tutta la popolazione generale: all’Irc la chiamiamo catena di sopravvivenza. Tutti possono contribuire a far fronte ad una emergenza che richiede la massima tempestività”.