(Adnkronos) – Ridurre in maniera significativa i livelli di dolore cronico modificando le abitudini alimentari. Questo il focus di uno studio, pubblicato su ‘Pain and Therapy’, coordinato d Anna Maria Aloisi, ordinaria di Fisiologia dell’Università di Siena, basato sull’evidenza della correlazione fra il dolore cronico e le funzioni gastrointestinali, e su come alcuni alimenti influenzino l’infiammazione e il dolore attraverso la loro azione sul sistema immunitario o neurale gastrointestinale, mentre molti analgesici invece interagiscono con l’intestino per alterarne la struttura e la funzione. La sperimentazione si è avvalsa anche della collaborazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese e dell’Istituto superiore di sanità (Iss). 

Alti livelli di un particolare tipo di anticorpi, le IgG4 – si spiega in una nota – sono stati associati con lo stato infiammatorio. Le IgG4 sono anticorpi specifici per alimenti derivanti dall’esposizione del sistema immunitario intestinale ai nutrienti. Questi specifici tipi di anticorpi sono stati individuati in uomini e donne affetti da dolore cronico. Ai partecipanti alla ricerca è stato chiesto di escludere per 4 settimane tutti gli alimenti che provocavano alti livelli ematici di anticorpi IgG4. I questionari sul dolore e sulla qualità della vita sono stati somministrati prima e dopo il periodo di dieta, che per ciascun paziente è stata personalizzata escludendo gli alimenti che provocavano l’infiammazione. 

In tutti i gruppi la dieta di esclusione di 4 settimane ha comportato una significativa riduzione del dolore e un miglioramento dei parametri della qualità della vita. In particolare, alla seconda visita, il punteggio Vas, che indica l’intensità del dolore, è diminuito di oltre il 50%. Gli studi saranno ulteriormente approfonditi durante la prossima conferenza European Pain School, dal titolo “Pain, Inflammation and the Guts”, che si terrà a Pontignano dall’11 al 18 giugno.