(Adnkronos) – “L’attività di Dragon Boat non solo è una attività motoria, ma ha la finalità di ridurre il rischio di linfedema dell’arto superiore per le donne con un tumore al seno operato e che hanno subito un’asportazione dei linfonodi ascellari. Ci sono degli studi che vanno a confrontare questo sport con le donne e c’è una riduzione del linfedema significativa di oltre il 50%”. Così Alessandra Fabi, oncologa responsabile di medicina di precisione in senologia del Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma, parlando a margine della manifestazione CardioBreast- Dragon Boat.
“Come oncologa che si occupa del tumore della mammella, osanno il senso di benessere in corso di diagnosi e di trattamento attivo ma anche nelle fasi post trattamento. L’attività motoria, intesa proprio come funzione motoria, aumento dell’ossigenazione nel sangue e aumento della circolazione – sottolinea – ha delle basi scientifiche sulla incidenza di neoplasie prevalentemente della mammella e soprattutto sulla recidiva di malattia”.