(Adnkronos) – Quest’anno sono esattamente 50 anni dalla fondazione di Servier in Italia, quarta filiale per fatturato, nel 2021, del gruppo farmaceutico globale. Storicamente impegnata e leader nello sviluppo di soluzioni terapeutiche per il trattamento e l’aderenza alla terapia di malattie cardiovascolari, come ipertensione, ipercolesterolemia, diabete e insufficienza venosa cronica, negli ultimi anni Servier è impegnata anche nella lotta contro il cancro, area in cui investe più del 50% del suo budget di ricerca e sviluppo (R&D, research and developement). Lo comunica una nota dell’azienda.
“Sono orgoglioso di poter celebrare i nostri primi 50 anni insieme a tutti i dipendenti di Servier in Italia, che ringrazio per la loro straordinaria passione e professionalità – dichiara Gilles Renacco, direttore generale gruppo Servier in Italia – Un traguardo importantissimo raggiunto grazie alla dedizione costante di un gruppo di 400 persone, che lavorano ogni giorno per portare salute ad oltre 1,5 milioni di pazienti del nostro Paese trattati con i nostri farmaci”. Presente in Italia dal 1972, il gruppo è formato da due società commerciali – Servier Italia e Istituto farmaco biologico Stroder – e un centro di ricerca, l’istituto di ricerca Servier, realtà consolidata nello studio di nuove molecole in tutte le fasi di sviluppo clinico.
“L’Istituto di ricerca Servier è stato fondato nel 1981 e rappresenta uno dei 15 centri internazionali per la ricerca terapeutica presenti nel mondo – aggiunge Nicoletta Gandolfi, Clinical Operation Director Italy&Greece, Istituto di ricerca Servier – con lo scopo di contribuire alla ricerca Servier a livello globale per mettere a disposizione dei pazienti trattamenti innovativi, efficaci e sicuri”.
In Italia il gruppo Servier è fortemente impegnato da anni sul tema dell’aderenza terapeutica, fondamentale nelle malattie croniche, in particolare in quelle cardiovascolari, mettendo a disposizione farmaci sicuri, efficaci e agevoli come le terapie in combinazione fissa (Fixed dose combination) per l’ipertensione e la prima polipillola, che tratta due fattori di rischio cardiovascolare contemporaneamente (ipertensione e colesterolo) con una sola somministrazione che rappresenta, negli ultimi 10 anni, una vera e propria rivoluzione nel trattamento delle malattie cardiovascolari. Rispettare tempi, dosi e frequenza dell’assunzione dei farmaci è centrale per garantire l’efficacia, nel tempo, di una terapia cronica, prevenire tempestivamente possibili complicanze ed evitare spreco di risorse economiche per il Sistema sanitario nazionale (Ssn).
Già leader riconosciuta nel cardiovascolare, negli ultimi anni Servier ha fatto anche della lotta contro il cancro una delle sue priorità, investendo più del 50% del suo budget di R&D in oncologia e puntando a sviluppare innovative target therapy e orphan drugs per pazienti affetti da tumori difficili da trattare, come quelli ematologici e gastro-intestinali.
“Come quarta filiale del gruppo, e prima in Europa, Servier Italia è riconosciuta dalle autorità sanitarie nazionali per la sua notevole competenza nel campo del cardio-metabolico. Desidero congratularmi con tutti i dipendenti di Servier Italia per il notevole lavoro svolto a beneficio dei pazienti italiani affetti da malattie cardiovascolari – afferma Olivier Laureau, presidente del gruppo Servier – Recentemente, Servier Italia è entrata nel campo dell’oncologia per soddisfare i crescenti bisogni nei tumori difficili da trattare, con cinque farmaci attualmente disponibili per i pazienti e altri in arrivo. Questo conferma l’impegno di Servier nella lotta contro il cancro e la sua ambizione di diventare un attore riconosciuto e innovativo in oncologia”.
L’impegno di Servier – riporta la nota – non si limita però alla ricerca e sviluppo di terapie innovative, ma anche ad attività di responsabilità sociale per l’ambiente e per la salute globale, consolidando nuovi standard di sviluppo sostenibile. Per rispondere a questa sfida, l’azienda si è posta obiettivi ambiziosi come ottimizzare l’uso delle risorse, contenere la produzione di rifiuti, ma anche ridurre le emissioni complessive di Co2 del 25% da qui al 2030. Diverse sono le iniziative green messe in atto dal gruppo Servier in Italia per creare un ambiente lavorativo sano e attento alla salute delle persone: ne sono esempi il progetto ‘Plastic free’, con l’eliminazione dagli uffici di Roma della plastica usa e getta, la riqualificazione energetica dello stabile aziendale con la riconversione Led e l’adozione di un’area verde di proprietà del Comune.
In linea con questi obiettivi, la filiale italiana sostiene anche il progetto Forest4Life, attraverso il quale i dipendenti aiutano a preservare la biodiversità di interi ecosistemi in paesi come Ecuador, Kenya, Tanzania e Madagascar, contribuendo all’assorbimento di oltre 138.000 Kg di Co2. Foresta che proprio in occasione del 50esimo anniversario di Servier in Italia si amplierà di altri 50 nuovi alberi.
Il gruppo Servier in Italia si distingue anche per l’eccellenza delle politiche Hr (Human resources): un welfare attento alle esigenze dei dipendenti, un ambiente inclusivo e progetti di formazione e sviluppo innovativi hanno permesso infatti alla farmaceutica, in Italia, ad essere Top Employer e Great Place to Work. “In Servier il benessere delle nostre persone è al primo posto, attraverso interventi mirati a migliorare l’ambiente di lavoro e a favorire una politica di condivisione e di inclusione – conclude Renacco – E’ il nostro approccio ‘People In’, che si ispira ai nostri valori aziendali che mettono le persone davvero al centro delle nostre azioni. Persone uniche che hanno contribuito a scrivere la storia della nostra azienda e che disegneranno il nostro futuro aziendale”.