(Adnkronos) – “La sordità dei pazienti americani costa agli Usa 600 miliardi di dollari, tra assistenza, assicurazione, giornate di studio e lavoro perse. In Italia ci sono 7 milioni di ipoacusici, ma non sappiamo quanto costino al Servizio sanitario nazionale. Per questo motivo è urgente dar vita all’Osservatorio nazionale dell’udito, un network che raccolga tutti dati delle Regioni relativi all’assistenza, al numero di protesi acustiche e di impianti cocleari, sul modello della best practices della Regione Lombardia, la prima e unica con una Rete dedicata ai problemi dell’udito”. Così all’Adnkronos Salute Giovanni Danesi, neopresidente della Società italiana di otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico facciale (Sio eChCF), direttore del Dipartimento di neuroscienze e dell’Unità operativa di otorino e microchirurgia della base cranica all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in occasione della Giornata nazionale dell’audiologia, promossa dalla Società italiana di audiologia e foniatria (Siaf), che si celebra oggi in tutta Italia.  

“Il tema della sordità – afferma Danesi – è molto sentito da chi ne è affetto, ma occorre ricordare che otorino e audiologo sono i principali e assoluti referenti per questi pazienti”.  

E sull’iniziativa di oggi: “Dedicare una giornata alla prevenzione delle patologie dell’udito è molto lodevole, ma purtroppo non basta – ammonisce Danesi – Ci deve essere un’interlocuzione costante con le istituzioni. La Sio sta lavorando con il ministero della Salute per costituire un Osservatorio nazionale dell’udito che raccolga tutte le informazioni e i dati sulla patologia e i pazienti assistiti, sull’esempio della Rete udito della Regione Lombardia, la sola che finora ha imposto lo screening uditivo neonatale al 99% della popolazione infantile”.