Dalla paura del contagio al timore per le conseguenze socio-economiche della pandemia: per tantissimi italiani l’emergenza sanitaria da Covid-19 in corso ha avuto o potrebbe avere risvolti psicologici devastanti. Ma molto dipende dalla nostra personalità: se chi presenta tratti narcisistici è più probabile che si senta ‘superiore’ al virus, chi presenta tratti paranoidi tende a sostenere teorie complottistiche, mentre per chi presenta tratti evitanti l’impossibilità del contatto suonerà come un sollievo. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dall’Eurodap (Associazione europea per il disturbo da attacchi di panico), per indagare ciò che più spaventa gli italiani alla luce della seconda ondata di contagi e dell’adozione delle nuove misure di contenimento del virus.
Dall’indagine, che ha coinvolto 629 persone, è emerso che per il 57% dei partecipanti una delle conseguenze psicologiche più evidenti di Covid-19 è la paura di essere contagiati o di poter contagiare gli altri senza saperlo. Solo il 18% è preoccupato per le conseguenze socio-economiche che potranno derivare da questa situazione; il restante 25% teme che possano essere ripristinate le misure restrittive già vissute pochi mesi fa.
Per gli intervistati le emozioni dominanti continuano a essere nervosismo ed agitazione: il 79% è molto preoccupato e agitato e solo il 7% afferma di riuscire ad essere tranquillo e a mantenere la calma. Infine, nonostante l’81% ammetta che la situazione attuale possa aver avuto un impatto a livello psicologico, solo il 43% sostiene che un supporto psicologico possa essergli utile.
“La situazione di emergenza medica e socio-economica che stiamo vivendo può portare alla comparsa di una sintomatologia psicologica anche molto severa – spiega Eleonora Iacobelli, psicologa, presidente di Eurodap – Il continuo stress e l’incertezza a cui siamo sottoposti non ci fa sentire sicuri, l’impatto emotivo e psicologico è devastante. Ma non tutte le persone riportano le stesse conseguenze in forza delle diverse personalità”.
“Chi presenta tratti narcisistici è più probabile che si senta superiore al virus e che prenda le necessarie precauzioni ostentando noncuranza; chi presenta tratti ossessivi seguirà con precisione le regole su detersione delle mani, distanza di sicurezza e mascherina; chi presenta tratti paranoidi tenderà a pensare che sia tutta un’invenzione per controllarci; per chi presenta tratti evitanti l’impossibilità del contatto potrebbe essere quasi un sollievo; chi presenta tratti borderline da una parte soffrirà le restrizioni ma dall’altra ne comprenderà la necessità. Tutti presentiamo in maniera più o meno evidente alcuni di questi tratti”, assicura poi.
Quali sono allora i consigli per fronteggiare i prossimi mesi salvaguardando la salute non solo fisica ma anche psichica?
1) Attenersi rigorosamente alle indicazioni a tutela della salute pubblica, poiché sono finalizzate alla salvaguardia di ognuno di noi
2) Evitare di controllare l’ansia attraverso la ricerca spasmodica d’informazioni
3) Mantenere la calma poiché ansia e panico non aiutano nella gestione dell’emergenza, anzi, hanno l’effetto opposto e diminuendo le difese immunitarie ci espongono maggiormente al contagio
4) Evitare di percepire le misure cautelative come una limitazione della libertà personale e sforzarsi, invece, di mantenere un atteggiamento psicologico positivo
5) Non aver paura di chiedere aiuto qualora se ne abbia necessità. Più a lungo la sintomatologia viene ignorata, maggiori sono le possibilità che diventi cronica.