(Adnkronos) – “Abbiamo il piano vaccinale con prodotti efficaci e gratuiti, nuovi vaccini contro Herpes zoster e sempre più efficaci, ma ci vogliono nuove strategie. Serve un’Anagrafe vaccinale: non conosciamo le coperture per alcuni vaccini. Ci vuole innovazione organizzativa, con la chiamata attiva via Sms alla vaccinazione, ma anche innovazione tecnologica e scientifica, la co-somministrabilità di antinfluenzale e anti-Covid”. Così Michele Conversano, presidente Cts HappyAgeing, nella sua relazione, stamattina a Brindisi, all’evento ‘Invecchiamento di successo: ruolo dei vaccini e stili di vita’, organizzato da HappyAgeing (Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo) con la Fondazione Dieta mediterranea, grazie al patrocinio del Comune di Brindisi e di Federsanità Anci Puglia e con il contributo non condizionante di Sanofi. 

L’iniziativa, di confronto e approfondimento sul tema dell’importanza della personalizzazione della vaccinazione nel paziente anziano come principale strumento per un invecchiamento attivo, ha visto la partecipazione di: Raffaele Antonelli Incalzi, direttore Uoc Gerontologia, Policlinico universitario Campus Bio-Medico di Roma e già presidente della Sigg (Società italiana di geriatria e gerontologia); Stefania Maggi, presidente della Fondazione Dieta mediterranea e dirigente di ricerca Cnr dell’Istituto di Neuroscienze, sezione di Padova-Invecchiamento; Pietro Luigi Lopalco, professore ordinario di Igiene e Medicina preventiva, Università del Salento; Nehludoff Albano, sezione Promozione della salute e del benessere, Regione Puglia. 

“HappyAgeing – spiega Conversano – è nata nel 2014 per promuovere nel nostro Paese politiche e iniziative volte a tutelare la salute dell’anziano e a sviluppare le indicazioni della Commissione europea sul fronte dell’invecchiamento attivo. Fanno parte dell’Alleanza per l’invecchiamento attivo Federsanità Anci, Società italiana di geriatria e gerontologia, Società italiana di geriatria ospedale e territorio, Società italiana di medicina fisica e riabilitativa, Società italiana di igiene, i sindacati Spi Cgl, Fnp Cisl, Uil Pensionati e la Federazione anziani e pensionati Acli”.  

A proposito delle coperture vaccinali, “conosciamo solo quella dell’antinfluenzale per gli over 65 che è intorno al 50% (target è 75%), ma per lo pneumococco – osserva il presidente di HappyAgeing – non le sappiamo. Ci sono dati solo di alcune regioni: non supera il 20%, (obiettivo 75%). Anche per l’Herpes zoster non ci sono dati: l’obiettivo è del 50% e siamo al 5-10%. Questa non è copertura, è prevenzione individuale”.  

Sulla questione di somministrare insieme più vaccini in un’unica seduta, “l’anno scorso si era partiti bene con l’antinfluenzale (65%), ma poi si è deciso che non poteva essere co-somministrato con la terza dose” anti-Covid “e si sono persi 7 punti percentuali di copertura”, rimarca Conversano.  

Ancora: la chiamata attiva alla vaccinazione “è un Lea”, precisa, un Livello essenziale di assistenza. “Bisogna chiamare chi ha diritto alla vaccinazione – sottolinea – Se non li chiamiamo viene meno un diritto. Uno studio molto bello dimostra che l’Sms mandato il giorno prima con la richiesta di conferma ha aumentato dell’11% la copertura vaccinale”. 

Molte le iniziative promosse dell’Alleanza per l’invecchiamento attivo. “Abbiamo fatto una serie di position paper sulla vaccinazione in età adulta, la co-somministrazione di Covid e influenza, fino agli Stati generali previsti il prossimo 15 settembre, perché nei programmi dei partiti entrino questi temi”, riferisce Conversano.  

Tra le proposte per innovare l’organizzazione del servizio vaccinale, spiccano la chiamata attiva e la vaccinazione di prossimità, cioè in farmacia, dai pediatri, dai medici di medicina generale, nei posti di lavoro, negli ipermercati. HappyAgeing propone anche di valutare la possibilità di orari per facilitare la prenotazione con minore attesa e la co-somministrazione, per ridurre il numero di accessi.  

“E’ inoltre assolutamente necessario – conclude il presidente – un sistema di monitoraggio sulle liste d’attesa e prenotazione. Per il Covid avevamo in tempo reale i dati di copertura, che per le altre non sappiamo nulla”.