(Adnkronos) – “Anche se c’è ancora molta strada da percorrere per garantire alle donne il ruolo che meritano, ritengo che il percorso sia iniziato, Oggi nella nostra azienda la componente femminile rappresenta il 47% rispetto al 43% della media del settore farmaceutico e al 29% degli altri comparti. La parità di genere riguarda anche posizioni di leadership. Il 45% del top management è rappresentato da donne, come nel caso della responsabile della direzione del personale e di altre figure di rilievo all’interno delle business unit aziendali”. Così Federico Chinni, amministratore delegato di Ucb Pharma Italia, nel commentare la notizia che il gruppo ha vinto il premio Leads nella categoria ‘impresa’ per la sua politica di assunzioni orientata all’equità retributiva, alla flessibilità e autonomia nell’organizzazione e nella gestione del lavoro. 

Un riconoscimento per il progetto di Ucb Pharma Italia che prevede la messa in campo di una serie di buone prassi per promuovere una cultura di equità e inclusione e valorizzare le donne nelle posizioni apicali delle aziende che operano nel settore delle scienze per la vita. Il premio, alla sua prima edizione, è stato istituito dall’Associazione donne leader in sanità, ideato da Sara Vinciguerra, per promuovere la best practice che favoriscono la leadership femminile in sanità. La consegna si è tenuta nei giorni scorsi nell’Auditorium ‘Cosimo Piccinno’ del ministero della Salute e ha visto 27 progetti candidati, con 6 vincitori in tre categorie: aziende, associazioni, enti pubblici e privati accreditati. 

Ucb Pharma Italia – ricorda la società – ha messo in atto da tempo un progetto aziendale su tre livelli di inclusione e valorizzazione della gender diversity: Ucb Women@Work Attract – Develop – Respect. 

“Con Attract Women@Work – afferma Federica Dal Toso, direttore Risorse umane di Ucb Pharma Italia – abbiamo adottato una politica di assunzioni orientata all’equità retributiva, capace di valorizzare le competenze e il potenziale di sviluppo e crescita, prestando attenzione che tra i candidati finali di ciascuna selezione ci fosse un’equa rappresentanza del genere maschile e femminile”. 

“Con Develop Women@Work – continua – abbiamo fornito a tutte le colleghe strumenti di supporto allo sviluppo delle competenze tecniche e manageriali, tali da consentire percorsi di crescita professionale a livello nazionale e internazionale”. 

“Con Respect Life 4 Women@Work – conclude Dal Toso – abbiamo adottato politiche mirate a garantire flessibilità nello svolgimento delle funzioni lavorative, secondo un modello che comprende smart working e servizi personalizzati di welfare aziendale, per permettere alle nostre dipendenti autonomia nell’organizzazione del proprio lavoro, libertà di prendersi spazi per svolgere incombenze familiari, instaurando un rapporto di fiducia che deve essere alla base di ogni rapporto di collaborazione professionale”.