di Ilaria Floris
“E’ una cazzata gigantesca. Io ci ho vissuto per un sacco di tempo, me ne sarei accorto! Posso dire solo una cosa: tirchio com’era lui, dire che finanziasse qualcosa è impossibile!”. Maurizio Vandelli, musicista e amico di una vita di Lucio Battisti, commenta così all’Adnkronos la notizia di un’informativa dei Servizi negli anni 70 dove si affermava che l’autore di ‘Acqua azzurra, acqua chiara’ sovvenzionasse la destra. “Non sono riuscito mai a farlo offrire una volta al ristorante -scherza con affetto Vandelli- credo nella fantascienza, ma conosco la persona, e lo escludo. Una volta ho appoggiato tre o quattrocento lire di monete sul banco della regia, e dopo un po’ erano sparite. Gli ho chiesto se le avesse viste, e lui: è l’abitudine, scusa, me le sono messe in tasca!”.
Vandelli poi torna serio, e analizza razionalmente la notizia alla luce della sua profonda conoscenza con Battisti: “Uno che finanzia qualcosa, prima o poi tira fuori almeno una frase sulla destra, che so: ‘quegli stronzi di comunisti’, ‘viva la destra’, possibile che non gli sia mai scappato mai nulla? Come fai a stare zitto tutta la vita e finanziare una parte politica? Lui viveva a casa mia, per un periodo ci ha proprio vissuto. Non è plausibile, anzi è proprio una cazzata”. “Secondo me, Lucio era apolitico totalmente -dice Vandelli- Non l’ho mai sentito parlare di politica, non aveva tempo per pensare a questa roba. Non ci crederei nemmeno se lo vedessi”.
Peraltro, prosegue la voce leader del gruppo Equipe 84, “di questa cosa se ne parlava già 20 anni fa, si diceva che lui finanziava la destra. Hanno sbagliato mira, magari era Mogol”, la butta a ridere Vandelli. Che conclude con un ricordo affettuoso del suo grande amico Battisti: “Era una persona con un umorismo incredibile. Con lui tutto andava a finire a ridere, anche la sua tirchieria. Non sono mai riuscito a farmi pagare un caffè: che cosa finanzia uno che non offre un caffè?”.