Un One man show in cui si riprendono dei brani dell’Odissea di Omero, attualizzandoli in chiave moderna. Una performance in bilico tra cabaret e teatro aulico, dove c’è un grande ritmo con canto e recitazione. Racconta le vicende di Telemaco, figlio di Ulisse, che assurge ad eroe contemporaneo. Ha dunque, le fragilità di un uomo, che affronta delle avversità in una società che muta sempre e diventa più complessa e condizionata da un’incertezza storica e sociale. Uno spettacolo dove si riesce anche a far convivere la tragedia greca e le maschere pirandelliane, linfa vitale della cultura siciliana. E’ quanto viene rappresentato nello spettacolo “Telemaco prigioniero” show dell’attore e regista messinese Eros Salonia. Si tratta di una rivisitazione dell’Odissea di Omero, vista dal punto di vista di Telemaco il figlio di Ulisse, che sta riscuotendo grande successo in tutta la Sicilia e sarà il prossimo 14 luglio al Municipio di Avola.
Lo spettacolo, già stato rappresentato qualche giorno fa a Palazzo Trigona a Noto, e nelle scorse settimane al Museo la Contea del Caravaggio a San Giovanni La Punta a Catania e a Villa Melania Cultural Refactory a Messina, è organizzato e curato da Mariagrazia Minio Presidente Contea Caravaggio Museum e Ars Magistris Group.
Salonia ha realizzato uno spettacolo dirompente, irriverente e accattivante, con protagonista Telemaco, che si trova in un ospedale psichiatrico e la sua mente è invasa dai fantasmi del padre e della madre Penelope. Le immagini dei genitori si proiettano sul suo corpo, che interpreta, di volta in volta, i diversi personaggi dell’Odissea. Uno spettacolo di recitazione, danza e canto in bilico tra poesia, farsa, passando dalla tradizione dell’avanspettacolo italiano. Un ‘cunto’ di un’ora e trenta che riassume alcuni eventi dell’Odissea inserendoli con molta attenzione nella società moderna, offrendo un’immagine armoniosa di avvenimenti, miti e leggende. “Si tratta – spiega Salonia – di una libera interpretazione dell’Odissea, incentrata sull’assenza del padre e della memoria storica, in quest’epoca moderna, schiava della tecnologia e della malattia da curare a discapito di ogni dimensione eroica. In un mondo di menti vuote e corpi batteriologicamente sani, il folle Telemaco rappresenta forse una via di saggezza per la riconquista di uno spazio realmente umano”.
“Lo spettacolo è a tratti divertente, a tratti commovente, con continui colpi di scena Salonia – ha detto Mariagrazia Minio è un attore unico, dalle tante corde artistiche, che riesce ad interpretare contemporaneamente diversi personaggi sia maschili che femminili, utilizzando diversi dialetti di tutta Italia e nello stesso tempo a cantare e ballare. Tutto questo sempre con molta eleganza e intensità. Una prova attoriale eccelsa di un’interpretazione in chiave moderna dell’Odissea. Siamo certi che questo spettacolo, visto il successo, verrà replicato in molti teatri e luoghi di cultura siciliani”.
Nello spettacolo viene ripercorso il poema epico, rivisitando e, facendo emergere appunto la figura di Telemaco che, come spesso avviene nella società contemporanea, soffre per il padre assente, ed è sbandato perché gli è mancata per tanti anni una figura paterna. Salonia è tornato a calcare il palcoscenico dopo anni come regista già affermato all’estero. Laureato infatti, alla Sorbona di Parigi, ha vissuto per diversi anni in Francia dove è conosciuto per diverse pellicole di impegno sociale e culturale, dal grande impatto emotivo.