di Antonella Nesi
‘Le sorelle Macaluso’ di Emma Dante, ‘Miss Marx’ di Susanna Nicchiarelli, ‘Padrenostro’ di Claudio Noce e ‘Notturno’ di Gianfranco Rosi sono i quattro film italiani nel concorso principale della Mostra del Cinema di Venezia, il cui cartellone è stato presentato questa mattina in diretta streaming sul sito della Biennale dal direttore del festival Alberto Barbera.
“Non siamo orgogliosi di essere i primi. Avremmo voluto che ci fossero stati tutti gli altri festival, che questa situazione non fosse esistita, ma siamo soddisfatti di tutto quello che siamo riusciti ad organizzare e del lavoro fatto da Barbera e i selezionatori”, ha spiegato Roberto Cicutto, alla sua prima presentazione del cartellone del Lido da presidente della Biennale: “Rifiutiamo categoricamente l’idea di un festival online, il festival è in presenza”. Così il Lido si appresta a mettere in atto nuove misure di sicurezza, questa volta sanitarie: rilevazione della temperatura ai varchi di accesso, proiezioni multiple e quindi meno affollate dei singoli film, conferenze stampa in presenza con distanziamento (trasmesse anche in streaming), prenotazione online obbligatoria della proiezione a cui si intende partecipare (anche per gli accreditati). “Perché questo ci consentirà di avere una tracciabilità in caso di allarmi sanitari”, ha detto Cicutto.
Dunque “in presenza”, dal 2 al 12 settembre, la Mostra ospiterà “62 film più 15 cortometraggi: abbiamo ridotto un po’, ma non di molto, il numero delle opere in selezione”, dice Barbera.
In concorso, oltre ai quattro film italiani, ci saranno i film di maestri quali Konchalovksy, Kiyoshi Kurosawa e Amos Gitai. I 18 titoli del concorso principale sono: ‘In Between Dying’ di Hilal Baydarov, ‘Le sorelle Macaluso’ di Emma Dante, ‘The World to Come’ di Mona Fastvold, ‘Nuevo orden’ di Michel Franco, ‘Amants (Lovers)’ di Nicole Garcia, ‘Laila in Haifa’ di Amos Gitai, ‘Dorogie Tovarischi’ (Cari Compagni) di Andrei Konchalovsky, ‘Spy No Tsuma’ (Wife of a Spy) di Kiyoshi Kurosawa, ‘Khorshid’ (Sun Children) di Majid Majidi, ‘Pieces of a Woman’ di Kornél Mundruczó, ‘Miss Marx’ di Susanna Nicchiarelli, ‘Padrenostro’ di Claudio Noce, ‘Notturno’ di Gianfranco Rosi, ‘Never Gonna Snow Again’ di Małgorzata Szumowska e Michał Englert, ‘The Disciple’ di Chaitanya Tamhane, ‘Und morgen die ganze welt’ (And Tomorrow the Entire World) di Julia von Heinz, ‘Quo vadis, Aida?’ di Jasmila Zbanic, ‘Nomadland’ di Chloé Zhao.
“Il numero dei film italiani è analogo a quello dell’anno scorso: selezione di grande qualità, buon segno per il nostro cinema, che sta attraversando un momento felice nonostante gli impedimenti della pandemia. Non sarà quindi un Festival autarchico, perché il programma è molto vario con film provenienti da tutto il mondo, da tutte le aree geografiche, con più di 50 paesi rappresentati. Compresi gli americani e alcuni film delle major”. Mancano però, nelle incertezze delle uscite in sala, i ‘blockbuster’. “Qualche film americano c’è e forse qualcun altro si aggiungerà nei prossimi giorni. La situazione statunitense è quella caratterizzata al momento da maggiore panico. Non è stato ancora raggiunto il picco dei contagi, i cinema sono chiusi, le grandi uscite sono bloccate”. E sullo slittamento cospicuo di alcuni film, anche europei e italiani (e il pensiero va a Nanni Moretti), Barbera aggiunge: “Secondo me sta facendo un errore chi decide di tenere film pronti fermi un anno. Come si riportano gli spettatori nelle sale se non ci sono film da vedere?”.
Tra i film presenti, c’è ancora incertezza su chi li accompagnerà al Lido: “Tutti vorrebbero venire. Ma per adesso è certo soltanto che ci saranno le delegazioni dei film europei. Per gli altri la situazione come sapete è in evoluzione”, ha spiegato Barbera. Ma “che possa succedere qualcosa di talmente grave da far cancellare la mostra a inizio settembre è qualcosa a cui non vogliamo nemmeno pensare”, ha aggiunto rispondendo ai cronisti. “Mancano cinque settimane e può succedere di tutto, in peggio e in meglio. Noi naturalmente speriamo in meglio, anche perché i focolai di cui si ha notizia sembrano circoscritti”, ha sottolineato Barbera replicando alle domande dei giornalisti su come l’organizzazione della mostra si stia confrontando con l’imprevedibilità degli sviluppi di questa fase di convivenza con il Covid. Ma almeno una certezza sulle presenze ‘stellari’ a Lido, Barbera sembra averla: “Non c’è nessun dubbio che Cate venga, la sento regolarmente. Lei è a Londra ed ha mostrato vero entusiasmo nella volontà di esserci e di sostenere la mostra anche come segnale di ripartenza del cinema”, ha detto Barbera parlando della presidente della giuria del concorso principale, Cate Blanchett.
Barbera ha voluto anche sottolineare la crescente presenza di registe nel concorso: “In concorso 8 film su 18 sono diretti da registe donne”. Anche se “tra tutti i film inviati alla selezione la percentuale di titoli diretti da donne è del 22%, ancora molto bassa. La percentuale di film diretti da donne invitate alla Mostra sale invece al 28%”.
Tra le altre presenze italiane in cartellone, nei cortometraggi di Orizzonti l’esordio alla regia di Jasmine Trinca con ‘Being My Mom’, tra i lungometraggi di Orizzonti l’opera prima da regista di Pietro Castellitto ‘I predatori’ e il film non fiction ‘Guerra e pace’ di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi.
Tra i titoli fuori concorso, oltre al film di apertura ‘Lacci’ di Daniele Luchetti e quello di chiusura ‘Lasciami andare’ di Stefano Mordini, molto atteso ‘Salvatore – Shoemaker of Dreams’ di Luca Guadagnino, che racconta l’appassionante storia umana, artistica e imprenditoriale di Salvatore Ferragamo, dall’infanzia a Bonito, dove ha realizzato le sue prime scarpe, al viaggio in America in cerca di fortuna, dalle esperienze a Hollywood al ritorno in Italia, dal rischio del fallimento alla rinascita nel suo laboratorio di Firenze fino alla definitiva consacrazione.
Sempre fuori concorso ‘Assandira’ di Salvatore Mereu, con Gavino Ledda: “avrebbe meritato il concorso se avessimo potuto mettere cinque film italiani in competizione”, ha ammesso Barbera.
Tra i titoli fuori concorso ‘non fiction’, altri tre titoli italiani: ‘La verità su La dolce vita’ di Giuseppe Pedersoli; ‘Molecole’ di Andrea Segre (film di preapertura della Mostra, il primo settembre); ‘Paolo Conte, via con me’ di Giorgio Verdelli (“ci sarà una serata dedicata a Paolo Conte, che sarà al Lido venerdì 11 settembre”, ha annunciato Barbera).
Infine, tra le proiezioni speciali il cortometraggio ‘Omelia contadina’ firmato a quattro mani da Alice Rohrwacher e dall’artista francese Jr.