Una presentazione che è tutto un programma. A sorpresa, Amazon Studios annuncia di aver acquisito i diritti mondiali del sequel del film ‘Borat’. Il film, con Sacha Baron Cohen nel ruolo del protagonista ancora una volta, sarà presentato in anteprima a fine ottobre su Amazon Prime e sui suoi abbonati in 240 paesi e territori, e dovrebbe quindi riuscire ad essere trasmesso poco prima delle elezioni presidenziali. Lo rivela il sito Deadline Hollywood.
Nel primo teaser, il film cavalca l’onda del primo dibattito fra il presidente attuale degli Stati Uniti Donald Trump e il suo sfidante Joe Biden. Citando l’account della Republic of Kazakistan infatti, il filmato si ‘congratula’, ironicamente, con Trump per aver vinto il dibattito televisivo. “Donald Trump, il più forte premier della storia – dice una voce fuori campo- Non è razzista, i neri lo amano molto più di quello venuto prima, è protettore delle donne, eroe della guerra”.
Il sequel di ‘Borat’ è stato il primo film realizzato durante il lockdown dovuto al Covid-19, girato di nascosto subito dopo l’allentamento delle restrizioni alle riprese per il coronavirus, quando i sindacati erano d’accordo sul ritorno alle riprese. Non appena questo è accaduto, Baron Cohen e il suo team stavano già girando il film il giorno successivo, con una troupe ridotta all’essenziale.
Baron Cohen e compagni sono volati in varie parti degli Stati Uniti e all’estero per girare la pellicola, sequel del fortunato film del 2006 che incassò 260 milioni di dollari. Come ha fatto con il primo Borat, il film successivo ‘Brüno’ e la sua serie estiva ‘Showtime Who Is America’, Baron Cohen -come riporta Deadline- ha rischiato la vita più volte per girare le scene di questo film. Ha dovuto indossare un giubbotto antiproiettile in due diversi giorni di riprese, e in molte giornate c’erano scenari rischiosi e pericolosi durante le riprese.