Il regista Roman Polanski, che aveva rinunciato all’ultima cerimonia di César sotto la pressione delle proteste femministe seguite alle nuove accuse di violenza sessuale, è entrato “d’ufficio” tra i 182 membri della nuova assemblea generale dell’Académie des arts et techniques du cinéma, l’accademia che dal 1976 assegna annualmente i premi César, ai migliori film e alle principali figure professionali del cinema francese.
Il 29 settembre questa nuova assemblea, i cui membri sono stati nominati lunedì sera, eleggerà per un mandato biennale, rinnovabile una volta, il nuovo consiglio direttivo dell’associazione dei César. Alla presidenza andrà un tandem composto da una donna e un uomo.
Negli ultimi mesi i Premi César sono stati travolti dalle polemiche: diversi suoi membri e personalità del cinema ne hanno criticano la gestione ritenuta opaca, autoreferenziale e soprattutto all’insegna della mancanza di parità. Questa crisi ha raggiunto l’apice durante la cerimonia di consegna dei premi del 28 febbraio scorso, quando Adele Haenel, l’attrice simbolo del Me Too francese, è uscita dalla sala per protesta contro la vittoria di Roman Polanski come miglior regista per ‘J’accuse’.
Pochi giorni prima della cerimonia, il consiglio di amministrazione, presieduto dal 2003 dal produttore Alain Terzian, si era dimesso in blocco. Nell’ambito di una mediazione sotto l’egida del Centro Nazionale del Cinema (CNC), era stata nominata una presidente ad interim, la produttrice Margaret Menegoz, e un’assemblea generale straordinaria aveva avviato una riforma. È in questo contesto e in questo clima che i nuovi rappresentanti dell’assemblea generale sono stati eletti lunedì dai 4.313 membri dell’Accademia César (attori, registi, produttori, tecnici).
In qualità di “membri storici”, Roman Polanski e il produttore Thomas Langmann, condannato nel 2019 per molestie nei confronti della moglie, sono stati “ammessi d’ufficio” dopo aver avanzato la richiesta. Anche Alain Terzian, criticato per la passata gestione dell’Accademia dei César, fa parte della nuova assemblea generale in qualità di membro storico.
“È stato semplicemente applicato l’attuale statuto”, ha detto Margaret Menegoz, commentando le polemiche subito ripartite. Il presidente facente funzione del Caesar non ha voluto commentare il caso specifico di Polanski, ricordando semplicemente che a livello personale “ha sempre separato il lavoro dalla persona”. Appena appresa la notizia, infatti, l’attore Eric Métayer, tra i nuovi rappresentanti eletti nell’assemblea generale, ha pubblicato su Twitter un videomessaggio di disapprovazione sulla designazione di alcuni membri senza nominarli, e augurando che “quelli che non hanno niente da fare lì, vadano via”. L’attore ha chiesto inoltre che d’ora in poi tutti i membri dell’Académie siano eletti.