Riannodare ‘Il Filo Rosso’ che lega i nipoti ai nonni e viceversa, in un momento in cui questo legame è messo a dura prova dalla pandemia, che costringe all’isolamento e alla rinuncia agli abbracci. Sebbene la trasmissione fosse stata ideata prima dell’arrivo del Covid, la ‘mission’ del nuovo programma che Paola Perego condurrà dal 21 novembre ogni sabato alle 14 su Rai2 assume un significato ancora più importante oggi. E la conduttrice lo sa bene, avendo provato sulla sua pelle l’esperienza del Covid (“ma per fortuna in una forma che mi ha permesso di curarmi a casa, seppure isolata in una stanza”) ed essendo ora in apprensione per gli anziani genitori “entrambi positivi e residenti a Milano, come tutta la famiglia di mia sorella”: “Il mio filo rosso in questo momento è con loro. Vivo nel terrore che la situazione possa precipitare e mi pesa tantissimo non poterli vedere”, sottolinea la conduttrice.
Il nuovo format, spiega, “è nato da un’idea del direttore di Rai2 Ludovico Di Meo, che mi ha chiamato e mi ha detto: ‘perché non fai un programma su nonni e nipoti?’ Così ci abbiamo lavorato un po’ con gli altri autori e poi, quando è arrivato il Covid, il tema è diventato ancora più centrale: spero di riuscire a comunicare quanto i nonni siano una grande risorsa e non un peso”, dice la conduttrice che la figlia Giulia Carnevale ha reso a sua volta nonna a soli 52 anni del piccolo Pietro, che a giorni compirà due anni. “Un regalo stupendo: non pensavo ci si potesse rimbambire a certi livelli – dice ridendo – Sarei disposta a fare qualsiasi cosa per questo bimbo”. E a proposito del ruolo fondamentale dei nonni, aggiunge ironica: “Mia figlia prima si ricordava raramente di avere una famiglia d’origine. Da quando è rimasta incinta mi chiama ogni due minuti”.
‘Il Filo Rosso’ parlerà di questo: “Di storie di vita”, spiega la conduttrice. Il programma sarà un viaggio nell’universo dei sentimenti di ognuno di noi e darà grande spazio alle emozioni: attraverso i legami familiari e affettivi, saranno affrontati argomenti e temi sociali di vario genere, questioni che riguardano tutti da vicino, tra momenti di riflessione, d’informazione, d’intrattenimento e di spettacolo. “Ma non parleremo di politica e non faremo polemiche”, assicura Paola Perego. Che tra i protagonisti dell’attualità scambierebbe però volentieri due parole con i negazionisti: “Li porterei in un reparto di terapia intensiva e gli chiederei secondo loro cosa fanno lì quelle persone. Perché per parlare devi conoscere la realtà. Poi puoi pure argomentare ma non in maniera ideologica e preconcetta”.
A chi le chiede se oltre al pomeriggio avrà impegni nella prima serata di Rai2, Paola Perego dirotta la domanda sul direttore Di Meo, il quale spiega di essere interessato “al prodotto, alla sperimentazione” e a programmi che, come ‘Il Filo Rosso’, “siano tanto di pancia quanto di cuore”. Come a dire: se ci sarà il programma giusto, si vedrà.
Quello che più difficilmente si vedrà, anche quest’anno, è una quarta stagione dello reality-game ‘La Talpa’: “Me lo chiedete tutti da anni e io rispondo sempre la stessa cosa, che lo condurrei subito. Ma bisognerebbe trovare il produttore che ne acquisti i diritti per il nostro Paese e la rete che lo mandi in onda. Ma se dopo tanti anni ancora tante persone chiedono di questo programma, un motivo ci sarà”, conclude.