Martin Scorsese: Silence, il film della vita. Nelle sale dal 12 gennaio
Sarà nelle sale italiane il 12 gennaio "Silence", ultimo sofferto lavoro di Martin Scorsese sul massacro dei missionari cristiani in Giappone nel 1600: tratto dall'omonimo libro di Endo, il film ha avuto una genesi tormentata e per il regista italo-americano è stato il sogno di una vita.
Il 27 novembre Scorsese ha incontrato Papa Francesco in Vaticano, incassando di fatto la sua benedizione: l'Osservatore Romano ha invocato il premio Oscar.
Martin Scorsese racconta di aver ricevuto il libro di Endo in regalo dall'Arcivescovo di New York e di averlo letto per molto tempo: ha iniziato a scrivere la sceneggiatura nel 1991 ed ha continuato a lavorarci per anni, leggendo il libro e prendendo appunti, incontrando nel frattempo tutta una serie di problemi economici e legali per la realizzazione dell'opera.
La spiritualità, ha affermato il regista, ha sempre permeato la sua vita, da quando era un ragazzino a Little Italy e voleva diventare un missionario: lo ha accompagnato anche in film come Mean Street, Taxi Driver, Toro Scatenato.
Scorsese ha anche parlato con amarezza della situazione politica americana: "E' una strana coincidenza che Silence esca in America tra due settimane, le ultime di Obama presidente. Mi auguro solo che questo film porti un dibattito sui valori, tanto più ora che nel mio Paese sta per andare al potere la stessa arroganza raccontata da me in The Wolf of Wall Street. Una cosa che non avrei mai immaginato potesse accadere".
Il prossimo film di Martin Scorsese sarà "The Irishman", con De Niro, Al Pacino e Joe Pesci: basato sul libro di Charles Brandt, I Heard you Paint Houses, "parla in realtà di un mondo sommerso. È un film sulla malavita, dagli anni Sessanta agli Ottanta, raccontata da un settantacinquenne".