”Quando tutto è iniziato il mio più grande terrore era proprio che si arrivasse a questo punto. Ho sempre visto mio Babbo come Highlander, la persona più buona ma anche più forte del mondo, l’uomo che in ogni situazione sapeva prendere le redini e gestirla al meglio, anche le più drammatiche. Trovandoci così, senza che lui potesse proteggerci e tutelarci, mi è venuto da pensare: ‘ma queste cose le ha sempre fatte Babbo, non posso, non sono in grado io, ora”. Valerio Scanu ricorda il padre Tonino, morto di Covid a soli 64 anni, con un lungo messaggio di addio postato sulla sua pagina di Intagram e una foto che ritrae dei palloncini colorati che volano in cielo. Nel messaggio toccante il cantante, anche a nome di suo fratello Alessandro e della mamma Sonia, ringrazia tutto lo staff medico che ha assistito suo padre.
Il padre del cantante era ricoverato da quasi un mese nell’ospedale Mater Olbia in Sardegna,dopo che era risultato positivo al Coronavirus, ma le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate. ”Devo fare dei doverosi ringraziamenti a tutto lo staff medico e infermieristico del Mater Olbia che in questo periodo ha sempre avuto cura di Babbo -scrive ancora Scanu- un GRAZIE ai dottori Formicola, Pulzone, Sechi, Piras, Grande, Jovanovic, Oggiano coi quali mi sentivo per i quotidiani aggiornamenti… siete stati , comunque, i miei grandi Eroi”.
”Grazie alla mia FAMIGLIA che anche in questa occasione si è dimostrata più grande e solida di quanto non lo sia sempre stata -prosegue il cantante nel messaggio- Questa emergenza sanitaria non aiuta di certo a sopportare questo dolore”. E poi rivolgendosi ai suoi numerosi fan Scanu prosegue: ”So bene che in tanti sareste voluti venire per dare l’ultimo saluto a mio padre ma non posso permettere che altre persone rischino di passare le sue stesse sofferenze… Babbo direbbe e farebbe la stessa cosa. Con grande difficoltà faccio appello alla responsabilità di tutti e vi dispenso dalle visite e dalla partecipazione ai funerali. Beh, Babbo mio, la gratitudine di essere tuoi figli è molto più forte della morte e del dolore che ora ci sta soffocando”.