di Alisa Toaff
Con ‘Il Grande Fratello Vip’ ”ho un contratto firmato. Non appena sono guarito io entro e faccio il mio lavoro. Uno che esce da un ospedale come questo è stato sottoposto a 80mila accertamenti, nessuno è più sicuro di me. Devo aspettare il secondo tampone, se è negativo io esco, non mi possono più tenere qua”. Così Paolo Brosio all’Adnkronos dall’isolamento all’istituto clinico Casal Palocco di Roma, dove è stato ricoverato per il Covid-19.
”Adesso sto molto meglio, clinicamente sono pronto ad uscire -racconta- l’infezione ai polmoni è regredita, anche ai bronchi e all’intestino. Semmai approfitterò delle telecamere del ‘Gf Vip’ per dire ai ragazzi, a Signorini, a Pupo e alla Elia che li ringrazio di tutto, soprattutto per l’applauso di incoraggiamento che mi hanno fatto. Anche ieri sera in trasmissione hanno parlato di me mi sono commosso, mi hanno fatto una bella sorpresa”.
”Signorini -ha aggiunto- mi ha detto proprio ieri che sera che mi aspetta a braccia a aperte, la produzione e il capostruttura di Mediaset, il direttore di Rete mi chiamano tutti i giorni per sapere come sto. Sono stato sommerso dalle telefonate e mi sono dato un limite per non indebolire le mie difese immunitarie. Io già mi sento forte, ho chiesto al professore che mi sta curando di poter fare un po’ di sport, ho la mia camera, metto la musica e faccio un po’ di movimento. Non vedo l’ora di andare al mare a respirare aria fresca”.
”La vita è un soffio -tiene a sottolineare Brosio- inutile accapigliarsi nella casa del ‘Grande Fratello’, questo è il messaggio che vorrei portare non solo ai concorrenti ma anche alla gente che ci guarda. I veri valori della vita sono la salute, la religione e la famiglia e non il successo, il denaro e il potere”. Su come si sia preso il Covid Brosio continua: “Penso di averlo contratto a Roma perché tutti i tamponi della Versilia erano negativi. I sintomi sono iniziati poco prima di entrare nella casa del ‘Gf Vip’. Io venerdì 18 sarei dovuto entrare nella casa del ‘Grande Fratello, come da contratto, ero rinchiuso in ‘custodia domiciliare’ in un albergo vicino alle Capannelle e mentre pregavo ho sentito che dovevo fare un controllo, avvertivo degli strani sintomi. E meno male che l’ho fatto sennò rischiavo di entrare nella casa del ‘Gf Vip’ con i tamponi negativi ma con la polmonite!”. ”Ero debole e avevo una tossetta insistente -prosegue- così ho chiamato il capo della produzione delle Endemol e ho detto di farmi ribaltare come un calzino. Loro hanno chiamato i medici, hanno allertato l’emergenza e mi hanno fatto fare una tac, un emogas, poi tutti gli esami del sangue, del cuore ecc. Fatta la tac il risultato è stato devastante! E pensare che il lunedì precedente ho remato per un’ora e non sentivo che avevo la polmonite. Avevo problemi di stomaco ma pensavo non fosse una cosa serie. Così da villa Tiberia con un’ambulanza sono stato trasportato al centro Covid regionale e lì è iniziata la cura”.