di Ilaria Floris
“Cosa rendeva speciale lo zio Chicco? Lui portava ovunque una meravigliosa polvere di stelle, e chiunque lo abbia incontrato ha poi detto che quell’incontro gli ha, in un modo o nell’altro, cambiato la vita”. E’ un ricordo emozionante quello di Francesca Fellini, nipote del grande maestro Federico che, alla vigilia del grande omaggio che lei stessa gli renderà domani sera alle 22 al Meeting di Rimini alla presenza di gran parte del gotha del cinema italiano, ricorda con l’Adnkronos lo zio tanto amato.
Sono molto felice perché -dice Francesca, tanti anni in radio, 20 anni in Rai e adesso neoregista di un corto dedicato allo zio, dal titolo ‘La Fellinette’- con tutto quello che è accaduto con il Covid, che ha visto l’azzeramento dei miei viaggi nel mondo e che mi ha fatto perdere tanti appuntamenti con i giovani per portare il mio ricordo di Federico, ora con questa celebrazione ho l’occasione di far conoscere la sua figura a quelli che ancora non lo conoscono”. L’occhio è rivolto soprattutto ai giovani. “Mi rivolgo ai giovani perché il pubblico del meeting è un pubblico di persone che ha voglia di conoscenza”, dice.
Da Giuseppe Tornatore a Carlo Verdone, da Matteo Garrone a Pupi Avati, fino al maestro Nicola Piovani e Sergio Rubini: solo alcuni dei nomi che domani celebreranno Federico Fellini nell’anno del centenario dalla nascita ‘condotti’ dalla nipote Francesca, in un amarcord che si preannuncia davvero speciale. “Ci saranno tante persone che porteranno una loro chiave di lettura di mio zio -spiega la Fellini- solo per fare un esempio Nicola Piovani, grande compositore, direttore, pianista d’eccezione che ha fatto tre film con Federico e scritto tante colonne sonore, arrivando poi all’Oscar”.
L’unico ospite ‘in presenza’ sarà il direttore della fotografia Blasco Giurato, che affiancherà la nipote di Fellini nel ‘viaggio’ attraverso i ricordi. “Ho voluto avere un cavaliere speciale, il grande maestro Blasco Giurato, grande direttore della fotografia che ha lavorato con zio Federico ne ‘I Clowns’ ma soprattutto ha firmato il cortometraggio che segna il mio debutto alla regia, ‘La Fellinette'”, spiega Francesca. Che definisce il corto che racconta lo zio “una favola senza parole, che parte da un disegno che lui mi ha fatto quando avevo cinque anni. Dieci minuti di ossigeno e in questo anno così difficile, farà bene davvero a tutti”.
Quella di domani sera al Meeting di Rimini sarà dunque “di sicuro una festa -sorride la nipote di Fellini- e come diceva lui ‘la vita è una festa, viviamola insieme'”. Francesca Fellini conclude con un ricordo tenerissimo, un legame speciale tra zio e nipote. “Io me lo porto dentro come un mago dei sogni meraviglioso, che con la sua bacchetta magica si è presentato il primo giorno nel nostro incontro. E’ stato il giorno del mio battesimo, dove lui e la zia Giulietta sono stati i miei padrini. Il dono più grande che mi ha dato è di essere diventata una visionaria. Oggi lo sono, e tutto il mio grazie l’ho voluto mettere nel mio corto dedicato a lui”.