“Sono molto dispiaciuto per l’incidente di Valerio Staffelli e amareggiato per tutta la vicenda, ma i violenti attacchi su una mia presunta omissione di soccorso sono del tutto infondati”. E’ quanto dichiara in una nota l’étoile internazionale Roberto Bolle riguardo al servizio di Striscia la Notizia che lo ha visto protagonista nella giornata di giovedì 10 dicembre. E spiega: “La prima cosa che mi preme puntualizzare è che, chiaramente, nell’affannato episodio non mi si sono minimamente accorto che Staffelli si fosse fatto male. Fintanto che ero sulla scena, come si vede anche dalle immagini della trasmissione, Valerio Staffelli era perfettamente in piedi e non ero preoccupato dal fatto che fosse da solo perché, dagli studi Rai in corso Sempione fino alla mia abitazione, il taxi su cui ero salito è stato inseguito da due macchine della redazione di Striscia la Notizia che spericolatamente ci hanno ‘tallonato’ per chilometri”.
“Non c’era quindi pericolo che non fosse assistito perché i collaboratori con lui erano almeno in 3 calcolando guidatori e cameraman – ha proseguito Bolle -. Nonostante queste doverose puntualizzazioni sono molto dispiaciuto per l’accaduto, ma, lo ripeto, i violenti attacchi su una mia presunta omissione di soccorso sono del tutto infondati. Mi dispiace anche di non aver accettato subito il tapiro, il che avrebbe evitato tutto questo, ma come può capitare a tutti mi hanno” beccato” in un momento sbagliato, in cui ero immerso in tutt’altro genere di problemi”.
Sul motivo poi della consegna del tapiro d’oro che, secondo Striscia, è legato alla proposta, per la prima della Scala, di replicare un brano già trasmesso, l’étoile specifica: “chiariamo innanzitutto che tutti i brani andati in onda in 7 dicembre sono stati registrati nei giorni precedenti la prima scaligera. Il brano ‘Waves’ avrebbe dovuto essere registrato il 5 dicembre, insieme agli altri pezzi della serata. A pochi giorni dalle previste registrazioni, come da un’agenzia rilasciata dal Teatro alla Scala stesso, si è scoperto che con le nuove norme covid non si sarebbe potuto usare il fumo scenico, assolutamente essenziale per un pezzo in cui duetto con un raggio laser, come in ‘Waves'”.
“A questo punto il Teatro alla Scala e la Rai hanno preso in considerazione di usare le bellissime immagini realizzate poco più di un mese prima e trasmesse all’Assemblea delle Nazioni Unite a NYC il 22 ottobre 2020, in occasione del settantacinquesimo anniversario dell’Onu – spiega ancora Roberto Bolle- Tali immagini erano state registrate sempre in Teatro, con la medesima configurazione scenica della Prima ed erano state trasmesse soltanto una volta in streaming per l’evento, e mai in televisione”.
“Mai è stato comunicato che il pezzo fosse in diretta o che fosse stato eseguito ‘in esclusiva’ per la serata del 7 dicembre. Su questo punto Roberto Bolle tiene a precisare che “in un momento di grave difficoltà per l’arte come questo, non ci si può non chiedere come mai ci si attacchi a questi particolari ininfluenti per scalfire un evento che non solo ha incantato milioni di persone, celebrando l’arte e la cultura italiana ai massimi livelli, ma anche è stato motivo di orgoglio internazionale”.
Roberto Bolle si è comunque detto disponibile ad un nuovo incontro con l’inviato di Striscia La Notizia. “Attendo a questo punto che Staffelli si rimetta per, se lui vorrà, ricevere questo tapiro d’Oro -annuncia – raccomandandomi però con lui di evitare pericolosi inseguimenti e incidenti, in questo periodo dove forze dell’ordine e della sanità sono impegnate in un’altra più dura e importantissima battaglia per il bene di tutti”.
LA REPLICA DI STRISCIA LA NOTIZIA: “BOLLE DICE BALLE” – Dopo la lunga nota di Roberto Bolle, arriva la replica di Striscia la Notizia: “Leggiamo con sorpresa l’ultima dichiarazione di Roberto Bolle. Nella sua replica l’étoile afferma di non essersi accorto che il taxi su cui si trovava avesse colpito Valerio Staffelli. Un’affermazione smentita dai fatti, come racconta Staffelli stesso: ‘Il taxi con una manovra forzata mi è passato sul collo del piede sino allo stinco, mentre venivo strattonato dal portiere di casa Bolle. Il ballerino era seduto dietro a destra e mi vedeva perfettamente e tutti si sono accorti di quanto stesse accadendo, tant’è che il taxi alla fine ha dovuto fare marcia indietro. Impossibile che Bolle non abbia sentito le mie urla. Ma non solo, né lui né il tassista si sono interessati a me o si sono avvicinati per sincerarsi delle mie condizioni di salute quando l’ambulanza e le forze dell’ordine sono giunte sul posto'”, si legge.
“Sempre Bolle poi afferma di essere stato inseguito da due macchine che lo hanno tallonato ‘spericolatamente’ per chilometri. Anche questa affermazione è smentita da Staffelli stesso: ‘La macchina era una sola – continua la nota di Striscia – e per giunta guidata da una mia giovane collaboratrice, difficile immaginarla impegnata in una guida spericolata. In tutto questo ci saremmo aspettati che Roberto Bolle desse una spiegazione credibile sulla vicenda del suo balletto registrato. La spiegazione di non aver potuto realizzare un filmato ad hoc, a causa delle restrizioni Covid che limitano l’uso del cosiddetto ‘fumo di scena’, appare strana. Come è possibile, infatti, che al Piermarini si siano accorti del divieto solo il 5 dicembre e che le restrizioni non fossero già state osservate durante la registrazione dell’esibizione di Bolle il mese precedente?’. Insomma – conclude la nota del programma satirico -, prima la registrazione del balletto un po’ fasulla, poi la scusa del fumo e dei divieti Covid e ora una smentita piena di balle. Sarebbe il caso che Bolle si limitasse a ballare”.