Il drammaturgo statunitense Israel Horovitz, prolifico autore del mondo underground che si è trasformato in un classico del teatro di fama internazionale, figura leggendaria di “off Broadway”, che ha sempre conservato grinta, verve e carica anticonformista, è morto all’età di 81 anni nella sua casa di New York in seguito ad un tumore. Estremamente prolifico, Horovitz ha scritto oltre settanta testi teatrali, di cui molti tradotti e messi in scena in più di trenta lingue diverse.
Horovitz si rivelò nel 1968 con due atti unici – “It’s Called the Sugar Plum” e “L’indiano vuole il Bronx” – che esprimevano, in termini realistici, la violenza metropolitana in America. Non a caso fu proprio Horovitz che ai tempi della grande ribellione studentesca sessantottina sceneggiò il film più significativo di quel periodo storico, “Fragole e sangue”, che lo consacrò agli occhi del grande pubblico. Diretto da Stuard Hangmann, esordì nelle sale americane nel 1970 e vinse il Premio della giuria di Cannes, entrando così nella categoria delle pellicole politiche più ‘cult’ degli anni 70. Il film rappresentò per Horovitz anche un momento di gloria sia dal punto di vista professionale, sia da quello privato: durante le riprese ricevette un invito a pranzo dal premio Nobel Samuel Beckett, maestro del teatro dell’assurdo, con cui instaurò un sodalizio che lo ha influenzato notevolmente nel lavoro e nella vita personale, a tal punto che lo stesso Horowitz lo ha definito più volte il suo “padre spirituale, letterario, morale”.
Lo spirito ribelle di Horovitz è riconoscibile anche nelle opere successive, tra le quali il ciclo “The Wakefield Plays” (1974-79) e la commedia “The Good Parts” (1982). Una lotta tra emarginati, tra persone costrette in fila davanti a una riga bianca, confine che li pone in attesa e li esclude da qualcosa di imprecisabile, è l’argomento di “Line” (La fila), opera del 1989 di Horovitz, che in Italia ha segnato, nel 1994, il debutto sulla scena teatrale di Stefania Sandrelli.
Una commedia d’impianto classico è invece la sua “Care conoscenze e cattive memorie”, portata in scena in Italia nel 1992 da Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice. Il dramma racconta del rapporto rabbioso tra un professore che si finge sordo per capire cosa dicano gli altri di lui, e una donna che lo provoca insultandolo continuamente. Un gioco di provocazioni e di astuzie psicologiche è anche al centro de “La campana” (1993), in cui un uomo spia una giovane donna che gioca.
Nato a Wakefield, nel Massachusett, il 31 marzo 1939 da una famiglia ebrea, Horovitz si trasferì a New York giovanissimo insieme all’amico John Cazale (interprete di molti suoi lavori e noto per il ruolo di Fredo Corleone nel film “Il Padrino”). Horovitz ottenne un successo internazionale come drammaturgo con “L’indiano vuole il Bronx” (1968), che lanciò Al Pacino nel teatro americano, e “It’s called the sugar plum” (1968) interpretato nella prima edizione da Marsha Mason e replicato da Jill Clayburgh, entrambe alla loro prima apparizione come attrici professioniste. “The Primari English class” nella prima versione newyorkese fu interpretato da Diane Keaton.
Horovitz ha scritto anche diverse sceneggiature per il cinema, tra cui: “Papà sei una frana” (1982) di Arthur Hiller con Al Pacino; “Sunshine” (1999) di István Szabó che vinse l’European Academy Award come migliore sceneggiatura; “James Dean – La storia vera” (2001) di Mark Rydell fu nominato per un Emmy Award.
Horovitz ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali: due Obie Awards, un premio alla carriera Prix de Plaisir du Théâtre, un Prix Italia premio internazionale per programmi radiofonici, un Sony Radio Academy Award, un premio come migliore sceneggiatore dal Writers Guild del Canada.
Nel 1975 ha fondato il New York Playwrights Lab, di cui è stato a lungo direttore artistico, con lo scopo di stimolare ed incoraggiare importanti e riconosciuti autori americani a scrivere per il teatro. È stato direttore artistico della Gloucester Stage Company in Massachussetts ed ha insegnato sceneggiatura cinematografica alla Columbia University, alla Scuola Nazionale Francese di Cinema La Fèmis, e drammaturgia alla University of St. Andrews, in Scozia.
In Italia è stato direttore artistico, insieme ad Andrea Paciotto, della Compagnia Horovitz-Paciotto con sede a Spoleto. Fra il 31 marzo 2009 e il 31 marzo 2010, in occasione del suo settantesimo compleanno, il Barefoot Theater di New York ha organizzato il 70/70 Horovitz Project: 70 opere di Horovitz sono state prodotte e rappresentate nei teatri di più di venti paesi in tutto il mondo. Israel Horovitz è padre di cinque figli, fra i quali Adam Horovitz, conosciuto come Adrock della famosa band rap Beastie Boys.