Milano, a Palazzo Reale torna in presenza l’arte del Premio Cairo

(Adnkronos) – Torna lunedì 10 ottobre, in presenza a Palazzo Reale di Milano, il Premio Cairo dedicato all’arte contemporanea. Dopo due anni di stop per la pandemia, grazie alla consolidata collaborazione tra il Comune di Milano, con l’assessorato alla Cultura, Palazzo Reale e Cairo Editore, l’annuale appuntamento organizzato dal mensile Arte, giunto quest’anno alla sua 21esima edizione, torna nella prestigiosa sede espositiva con un’esclusiva serata-evento di premiazione e, dall’11 al 16 ottobre, con la mostra gratuita, aperta al pubblico. 

“È per me un grande piacere tornare ad avere il premio finalmente di nuovo in presenza -afferma Urbano Cairo, presidente e ad del gruppo Rcs Mediagroup e presidente di Cairo Communication-; ci era davvero tanto mancato”. Nel corso della presentazione alla stampa dell’edizione numero 21 del premio, Cairo ricorda gli esordi: “Abbiamo cominciato a pensare all’iniziativa nel 1999, nel secolo scorso; nel 2000 siamo partiti e dopo 14 anni siamo arrivati a Palazzo Reale. Una bellissima sfida”. Del resto “io ho sempre avuto una passione per l’arte, anche se non posso dire di essere un intenditore”. Perciò “tutto quello che posso fare per approfondire la mia conoscenza, e quella di tutti gli altri, lo faccio con piacere, nella convinzione che in tutte le cose della vita, come nel calcio, la conoscenza è fondamentale”. 

La proclamazione del vincitore si terrà il prossimo 10 ottobre nel corso di una serata-evento a Palazzo Reale che potrà essere seguita in streaming su corriere.it. L’opera vincitrice entrerà a far parte della collezione del Premio Cairo e all’artista verrà assegnato un premio di 25mila euro: “Questa iniziativa -sottolinea Cairo- è pensata e dedicata ai giovani artisti che a volte hanno poche possibilità di mettersi in mostra; qui tutti hanno un grande palcoscenico per esprimere la loro arte. Abbiamo avuto 20 vincitori che in molti casi hanno avuto successo, altri che hanno fatto mostre di alto livello. Abbiamo creato qualcosa di bello. E sono sicuro che il 10 ottobre sarà ancora una volta una gran bella serata”. 

Oltre che sostenere i giovani artisti italiani, l’obiettivo del Premio Cairo è anche quello di far conoscere al pubblico i nuovi protagonisti, le nuove tendenze e i nuovi linguaggi presenti nella ricerca d’arte contemporanea, tanto che nel tempo il premio si è confermato come la più autorevole e prestigiosa opportunità per i giovani artisti in Italia.  

I venti giovani artisti, selezionati dalla redazione di Arte per questa edizione sono: Thomas Braida, Bros (Daniele Nicolosi), Elia Cantori, Linda Carrara, Giulia Cenci, Valentina De’ Mathà, Luca Di Luzio, Federica Di Pietrantonio, Alice Faloretti, Bruno Fantelli, Andrea Fontanari, Gaia Fugazza, Alessandro Gerull, Corinna Gosmaro, Cecilia Granara, Giulio Malinverni, Jacopo Martinotti, Adinda-Putri Palma, Diego Scroppo, Marta Spagnoli. Le loro opere, rigorosamente inedite, saranno valutate dalla giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’omonima Fondazione di Torino e composta da Luca Massimo Barbero, direttore dell’istituto di Storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia; Mariolina Bassetti, chairman di Christie’s Italia; Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Muve-Musei civici di Venezia; Ilaria Bonacossa, direttrice del Museo nazionale dell’Arte digitale di Milano; Lorenzo Giusti, direttore Galleria d’arte moderna e contemporanea (Gamec) di Bergamo; Andrea Viliani, direttore del Museo delle civiltà di Roma e dal maestro Emilio Isgrò, tra i grandi protagonisti dell’arte italiana sulla scena internazionale. 

“Tutto era già pronto due anni fa -commenta il direttore di Arte Michele Bonuomo-. I venti giovani artisti italiani erano stati accuratamente selezionati, le opere in concorso erano state realizzate, ma l’irrompere tragico della pandemia congelò il lavoro già fatto. Oggi finalmente le opere messe a punto per quell’edizione tornano a mostrarsi e a dialogare dal vivo con il pubblico, senza aver perso niente delle loro prese di posizione formali, concettuali ed etiche. Anzi, le scelte operate già allora da ognuno dei venti artisti selezionati è come se si fossero arricchite di ulteriori sensi, confermando lo specifico livello di qualità e il contributo che loro stanno offrendo all’arte contemporanea italiana”. Ora, aggiunge l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, “questo tempo sospeso della pandemia, che ci ha tenuto lontani, pare davvero finalmente in larga parte lasciata alle spalle. Poter tornare in presenza ci consente di riprendere con entusiasmo a lavorare con lo spirito di sempre, che è quello di portare alla luce nuovi talenti. Molti degli artisti vincitori, ma anche molti dei partecipanti, li ritroviamo nelle biennali, nelle triennali, in esposizioni internazionali. Questo vuol dire che la giuria di primissimo livello, che include curatori, direttori di museo e giornalisti, rende sempre più prezioso questo premio”.