L’artista Oreste Casalini, pittore e scultore dalla vena ‘monumentale’, con un’opera caratterizzata da veri e propri archetipi figurativi, è morto ieri mattina all’ospedale Idi di Roma all’età di 58 anni dopo una lunga battaglia contro un tumore ai polmoni. L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla moglie Ekaterina Viktorovna Pugach-Domaevskaya su Facebook, che nei mesi scorsi aveva anche lanciato tra gli amici ed estimatori una raccolta fondi per una terapia combinata molto costosa.
“La prima parte della terapia (immunoterapia) è andata bene, la chemioterapia non è andata, inoltre la malattia ha iniziato a progredire molto rapidamente, non si poteva fare più nulla… Ieri mattina Oreste è deceduto: è morto mentre dormiva senza soffrire”, ha scritto la moglie. Il funerale sarà celebrato domani, martedì 21 luglio, alle ore 16, nella chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma.
Nato a Napoli nel 1962, Oreste Casalini ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma ed ha iniziato ad esporre dal 1988 e ha realizzato numerose installazioni permanenti in spazi privati e pubblici. Lavori di Casalini sono presenti in collezioni private a Roma, Milano, Napoli, Londra, Berlino, New York, Seattle, Dublino, Dubai, Mumbai, Tokio. Negli anni ha vissuto e lavorato a New York, Berlino, Dubai, Napoli e nel sud dell’India. Nel 2010 ha realizzato installazioni permanenti a Milano e Berlino ed ha partecipato alla 12esima Biennale di Architettura di Venezia nell’ambito del progetto “E-picentro” come artista e curatore della sezione “In tenda”.
Casalini ha realizzato numerose mostre in spazi pubblici e privati tra le quali: Casa Italiana Zerilli-Marimò a New York (1991); Università Federico II di Napoli (1997); Palazzo Reale a Napoli (1998); XII Biennale di Architettura a Venezia (2010); Palazzo Mochi-Zamperoli a Cagli (2010); Castello di Rivara (2011, 2013, 2015); Spazio Mercuria a Dubai (2013); Fiera Ostrale a Dresda (2014); Fondazione Telethon al Centro Olivetti di Napoli (2015). Ha realizzato installazioni permanenti in spazi privati a Napoli (1998, 2003), Roma (2003, 2005), Berlino (2010), Milano (2010, 2013) Torino (2015).
Una fondamentale vocazione al disegno è alla base del percorso artistico di Casalini, un disegno costruttivo, tridimensionale, sempre teso a definire una forma a tutto tondo, in una sintesi originale tra valori tradizionali e realtà contemporanea. Il suo è stato un percorso di scoperta continua di tecniche e soluzioni che è andato a configurare uno scenario originale dove “memorie, oggetti e figure” convivono in una ricercata compenetrazione tra le parti. I suoi lavori sono una sintesi originale, colta e potente, caratterizzati da un’essenzialità cromatica.