Gaffe grammaticale clamorosa ad Affari Tuoi? Quel “credo che bisogni” della concorrente scatena un putiferio sul web.
Ad Affari Tuoi del 15 gennaio la concorrente della Campania si rende protagonista di quella che secondo molti telespettatori non è stata altro che una clamorosa gaffe grammaticale, nel momento in cui ha detto “credo che bisogni“. In molti si sono stracciati le vesti, altri si sono effettivamente interrogati su quella strana forma del verbo ‘bisognare‘. La verità però è ben più complessa di quello che sembra e siamo pronti a svelarvela nel nostro nuovo video. Si sarà trattato davvero di un errore da penna rossa, oppure soltanto dell’utilizzo di una forma poco usata del verbo? Non ci resta che provare a scoprirlo insieme!
Affari Tuoi: la gaffe clamorosa della concorrente che fa impazzire il web
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Ad Affari Tuoi del 15 gennaio ha giocato Giuliana dalla Campania, accompagnata dalla mamma Ornella.
La donna – ascoltando il consiglio della mamma – ha accettato un’offerta del dottore di 50mila euro, nonostante a fine partita abbia scoperto di avere un pacco da 100mila.
Fin qui nulla di strano, se non fosse che la pacchista di Affari Tuoi si è resa protagonista di quella che sembra una clamorosa gaffe grammaticale che sta facendo impazzire il web.
Ad un certo punto, ha pronunciato la frase “credo che bisogni riconoscere“, sulla quale c’è chi si è stracciato le vesti sui social. E tra chi si chiede “che lingua è?” e “Ma è il verbo corretto? È grammaticalmente giusto?”, abbiamo deciso di fare un check!
In realtà, quella che a molti è parsa una gaffe clamorosa, è una forma corretta del verbo ‘bisognare’. Come spiega la Treccani, si tratta della “terza persona singolare del congiuntivo presente del verbo bisognare, anche se, effettivamente, è poco usata. Il basso uso di tali forme non significa che queste siano sbagliate, ovviamente. Proprio il basso uso produrrà, però, in molti parlanti la sensazione di trovarsi di fronte a strani scherzi della grammatica. Strani sì, scherzi no“.
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