Scopri il potenziale difensivo di questa bevanda contro il Covid: uno studio rivela come una o due tazze al giorno potrebbero limitare l’infezione

Con la diffusione delle varianti Covid, la ricerca di nuove strategie per contrastare l’infezione è diventata un focus primario per scienziati ed esperti di salute pubblica. Uno degli ultimi studi condotti, pubblicato sulla rivista Cell & Bioscience di BMC, ha sollevato l’interessante possibilità che il consumo di caffè potrebbe essere un elemento difensivo contro il Covid.

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La ricerca si basa sulle proprietà dei polifenoli presenti nel caffè, in particolare sull’acido clorogenico (CGA), l’acido caffeico (CAA), il cafestolo, le melanoidine e la trigonellina, riconosciuti per le loro potenziali proprietà benefiche. Il caffè potrebbe ostacolare l’interazione della proteina spike del Covid.

Secondo lo studio, consumare una o due tazze di caffè al giorno si è rivelato efficace nel limitare l’ingresso di diverse varianti di Covid. Tuttavia, c’è un dettaglio rilevante: bere caffè entro sei ore può essere cruciale per massimizzarne l’efficacia, con la raccomandazione di consumarne un’altra tazza dopo questo periodo per aumentare le possibilità di contrastare l’infezione.

Secondo gli esami condotti, l’efficacia del caffè nella prevenzione del Covid sembra essere attribuibile agli acidi isoclorogenici A, B e C, presenti sia nel caffè normale che in quello decaffeinato, che hanno dimostrato un’efficacia nel limitare l’infezione compresa tra il 43% e il 54%.

È importante sottolineare che, nonostante i potenziali benefici, è cruciale consumare caffè con moderazione. Gli esperti raccomandano di non superare le quattro tazze al giorno, poiché un consumo eccessivo potrebbe avere effetti avversi sulla pressione sanguigna e sulla salute in generale.

La ricerca sulla relazione tra il caffè e la protezione contro il Covid è in corso e richiede ulteriori indagini per confermare pienamente l’efficacia di questa bevanda nel contrastare l’infezione. Tuttavia, considerando i dati preliminari e la natura potenzialmente benefica dei polifenoli del caffè, potrebbe rappresentare una strategia interessante nell’era post-Covid, per migliorare le difese immunitarie.

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