Come sta cambiando il nostro clima? Cosa ci aspetta nel futuro? Perché dobbiamo abituarci a certi eventi?
Il ciclone Circe ha raggiunto l’Italia, interessando principalmente le regioni del Centro Nord. Le previsioni meteo per venerdì 4 agosto indicano temporali di forte intensità, con rischio di grandinate. Di conseguenza, la Protezione Civile ha emesso avvisi di allerta meteo di colore arancione e giallo per alcune zone del paese.
L’allerta meteo arancione riguarda la Lombardia e le Marche, mentre l’allerta meteo gialla copre territori di Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto. Per il Friuli Venezia Giulia, è stata emessa solo un’allerta gialla per il rischio idrogeologico.
Il ciclone Circe porterà un peggioramento delle condizioni meteo sul Centro-Nord Italia, con un generale calo delle temperature fino a 10 gradi centigradi, influenzato dalle correnti fredde del Nord Europa. Le temperature diminuiranno quindi al Nord, al Centro e anche in Sardegna, e subiranno un aumento (temporaneo) all’estremo Sud e in Sicilia.
Perché dobbiamo abituarci a questo clima?
Il cambiamento climatico è la causa principale dell’aumento di nubifragi ed eccessivo caldo, con grandinate, nubifragi, trombe d’aria e temperature di 45° che diventeranno la nuova normalità. Questo fenomeno è causato dall’accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera, che si è intensificato con l’industrializzazione.
L’aumento della CO2 ha indebolito lo strato protettivo della Terra, causando l’effetto serra e il conseguente aumento delle temperature. Questo ha portato a sconvolgimenti climatici, danneggiando sia i tessuti sociali che economici in tutto il mondo.
Nel 2023, gli eventi climatici estremi sono già il doppio rispetto all’anno precedente, e gli esperti prevedono che questa tendenza continuerà con nubifragi ed eccessivo caldo che diventeranno la norma entro il 2028.
In particolare, la Pianura Padana è stata colpita da trombe d’aria e grandinate con maggiore frequenza a partire dal 2010. Questo fenomeno è attribuito al riscaldamento della zona, che crea conflitti tra aria calda e fredda provenienti dalle montagne circostanti.
Il cambiamento climatico sta avendo un impatto devastante sull’ambiente e sulla società, e l’aumento degli eventi climatici estremi rappresenta una sfida sempre più pressante per il futuro.
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