Come colonizzeremo Marte il Pianeta Rosso? Lo spiega la serie tv di National Geographic
Realtà e finzione si uniscono nella nuova serie tv Marte che dal 15 novembre sul National Geographic Channel, ci farà sognare portandoci nel futuro, quando l'uomo arriverà su Marte il Pianeta Rosso.
Un viaggio tra scienza e fantascienza per questa serie tv prodotta dal Premio Oscar Ron Howard e Brian Grazer, tra interviste ad alcune delle menti più brillanti del mondo scientifico ed elementi di finzione cinematografica. Tra gli esponenti del mondo scientifico non possiamo non citare Elon Musk, fondatore di Space X l'azienda aerospaziale che sta lavorando allo sviluppo di tecnologie che riducano i costi dell'accesso allo spazio. E ancora, Charles Bolden amministratore della NASA ed ex astronauta, il comandante dell'Apollo 13 James Lovell, Jennifer Trosper mission managere di Mars 2020 e infine Andy Weir autore di 'The Martian'.
Alla première della serie tenutasi a Roma, presenti Clementine Poidatz (una dei sei membri dell'quipaggio della navicella Daedalus della serie tv) e Daniela Ciancio, costumista di Marte (già costumista de La Grande Bellezza, Il Divo, Il pranzo della domenica, Maradona la mano de Dios solo per citarne alcuni). Molti gli ospiti vip presenti tutti curiosi di vedere la serie su Marte il Pianeta Rosso: da Marco Berry a Carolina Crescentini, da Fortunato Cerlino alla coppia Andrea Delogu e Francesco Montanari, passando per Massimiliano Vado, Umberto Guidoni, Ilenia Lazzarin, solo per citarne alcuni.
Per Clementine Poidatz, attrice francese che nella serie Marte interpreta la fisica e biochimica Amelie Durand, partecipare a questa serie è stato un sogno anzi è stato oltre il sogno. racconta la grande emozione che ha provato lavorando con una produzione così straordinaria e con un cast internazionale. E ci ricorda quale sia la potenza del cinema: il poter sognare.
Il 40% di questa serie è pura verità, il restante 60% è finzione; ma quello che Clementine sottolinea è l'importanza di credere in qualcosa, soprattuto per le giovani generazioni.
"Aver preso parte a questa serie è stato pazzesco, – ha raccontato la Poidatz ai nosri microfoni – è stato un sogno anzi è stato oltre il sogno; Non avrei mai pensato di fare un film sullo spazio, essere un astronauta, lavorare con Ron Howard, Brian Grazer, era oltre i miei sogni. Ogni tanto devo tirarmi dei pizzicotti sul viso per ricordarmi che l’ho fatto sul serio, ho lavorato con loro e non è stato solo un sogno. Quindi è stato fantastico! Non vedo l’ora che il pubblico possa vedere la serie perché è piena di speranza, è intelligente e credo che sia molto importante per le giovani generazioni credere nei sogni. Se possiamo andare su Marte possiamo fare tutto. Vorrei che i giovani sognassero: sognassero di diventare astronauti, di diventare Presidente, credo sia molto importante che le persone abbiano dei sogni, soprattutto in questo momento e questo è quello di cui parla Marte. Ovviamente parla delle esplorazioni spaziali, della possibilità di colonizzare un altro pianeta, ma racconta anche di persone che seguono i propri sogni, che lavorano mano nella mano per renderli possibili e questo lo trovo straordinario."
Ai nostri microfoni quasi tutti si sono detti curiosi e pronti ad andare su Marte il Pianeta Rosso; Umberto Guidoni primo astronauta italiano, ci conferma che l'obiettivo di andare su Marte è possibile e che la data del 2030 è una data verosimile.
"Il mio desiderio più grande sarebbe stato quello di partecipare – ha raccontato Guidoni ai nostri microfoni – però io sono arrivato troppo tardi per andare sulla luna e troppo presto per Marte; quindi probabilmente mi dovrò accontentare di vederlo! La cosa paradossale è che si lavori così tanto per fare una missione nello spazio, a portare gli esseri umani fuori dal loro pianeta d'origine, e poi inevitabilmente quando sei nello spazio la prima cosa che guardi è proprio il pianeta che hai lasciato."
Innamorati dello sapzio e affascinati da esso sono anche Fortunato Cerlino e Marco Berry e se glielo proponessero sarebbero disposti ad andare su Marte. E' dello stesso avviso anche Massimiliano Vado che confessa che da piccolo avrebbe voluto fare l'astronauta e che, nonostante Stephen Hawking sostenga che ci siano delle forme di vita aliene nello spazio con cui è meglio non mettersi in contatto, a lui piaerebbe scoprirne l'esistenza e così da sapere che non siamo terracentrici.
L'appuntamento con Marte, la più grande produzione mai realizzata da National Geographic, prodotta da Ron Howard e Brian Grazer è dal 15 novembre ogni martedì alle 20:55 su National Geographic Channel (canale 403 di Sky).
Marte il pianeta rosso: sinossi della serie tv Marte
Siamo nel 2033 e lo sbarco dell'uomo su Marte sta per diventare realtà. Mancano 90 secondi all'ammartaggio e l'euquipaggio della navicella Daedalus è pronto a questo momento storico per l'umanità. Si tratta di un equipaggio internazionale composto da sei astronauti attentamene selezionati: il comandante Ben Sawyer (interpretato da Ben Cotton, Battlestar Galctica: Blood and Chrome), la pilota coreana Hana Seung (Jihae) la cui sorella gemella fa parte della squadra di controllo a terra con base a Londra, l'idrologo e geochimico spangnolo Javier Delgado (interpretato da Alberto Amman, apprezzato già in Narcos), la fisica biochimica francese Amelie Durand (Clementine Poidatz, Profiling), l'ingegnere meccanico nigeriano Robert Foucault (interpretato da Sammi Rotibi, Batman V Superman: Dawn of Justice) e l'esobiologa e geologa russa Marta Kamen (Anamaria Marinca, Fury).
Muniti della più avanzata tecnologia, questi astronauti dovranno stabilire la prima colonnia su Marte.