(Adnkronos) – “Siamo ancora in un Paese deve 8 italiani su 10 che chiedono aiuto psicologico lo devono fare nel privato perché non c’è una rete pubblica di prevenzione e cura. Questo vuol dire che c’è un fattore di ingiustizia sociale molto forte che crea un elemento di discriminazione: chi già è vulnerabile dal punto di vista sociale ed economico, e ne avrebbe più bisogno, non può accedere a questo aiuto. Ecco perché è assolutamente importante avere misure come il bonus, che è emergenziale ma riconosce il problema e dà una prima risposta, come lo psicologo a scuola, lo psicologo di base per affiancare il medico e il pediatra di famiglia, e lo psicologo nei luoghi di lavoro”. Così il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), David Lazzari, nel suo intervento al convegno “I percorsi della resilienza”, organizzato oggi a Roma dal Cnop, in occasione della Giornata nazionale della Psicologia 2022.
Secondo Lazzari, dunque è “necessario utilizzare le infrastrutture sociali per aiutare il Paese a promuovere la resilienza psicologica” che “non è un concetto astratto, sociologico o economico” ma è la “somma di singole resilienze psicologiche”. “Avere una psiche ben strutturata significa avere una capacità di leggere il mondo, di fare scelte e realizzarsi come persone, per vivere e non sopravvivere, perché -ammonisce il presidente degli psicologi – se ci limitiamo a sopravvivere staremo male, e il malessere dei singoli diventerà il malessere di tutti. Invece vogliamo vivere in un mondo di benessere e mettere il Paese nelle condizioni di far crescere questo benessere. Chiediamo quindi alla politica, alle Istituzioni e alle agenzie sociali di lavorare a costruire un programma nazionale per la promozione del benessere e la resilienza psicologica”.